Quando si pensa alla contemporaneità, istintivamente vengono in mente tutti quei fatti che accadono mentre la nostra vita trascorre. Non è così per le discipline artistiche e per la cultura in generale, ancorate a un concetto di ‘contemporaneo’ che può essere fatto risalire anche a più di un secolo fa. Si pensi allo studio della Storia. Nei libri di testo, nelle aule delle scuole e delle università, l’evento che segna l’inizio della Storia contemporanea è il Congresso di Vienna del 1814 (quasi due secoli fa). Stesso discorso per la musica. Assistendo a un concerto di musica contemporanea, si potrebbero ascoltare sonate di autori e musicisti di inizio ‘900, che ormai, ai nostri orecchi, hanno ben poco di contemporaneo.

Partendo da questo presupposto, la Gioventù musicale di Fermo, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha organizzato un Mini Festival di Musica contemporanea, che prevede tre appuntamenti – domenica 6, martedì 8 e domenica 13 – tutti nella Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori dalle 17.30. “Non è un fatto di elite – ha affermato ieri in conferenza stampa il prof. Paolo Peretti, docente di Musica contemporanea al conservatorio di Fermo – bisogna creare manifestazioni in grado di formare il pubblico all’ascolto e alla comprensione di questa musica”.

Dello stesso avviso l’assessore comunale alla Cultura Maria Antonietta Di Felice, per la quale questi concerti costituiscono “una novità e un momento di studio ed educazione per il panorama fermano”. Ma veniamo alle esibizioni. Selezionato dal pianista Fausto Bongelli, protagonista del secondo concerto con un repertorio del compositore maceratese Tonino Tesei, il programma dei tre concerti attraverserà il secolo scorso, per arrivare alla rivisitazione di autori viventi.

Il violino di Marco Rogliano e l’arpa di Antonella Ciccozzi apriranno la chermesse domenica 6; si proseguirà martedì 8 con il piano di Bongelli e un incontro con Tesei, per concludere, domenica 13, con gli Ex novo ensemble accompagnati da una voce recitante. “Quando si parla di ‘mini’ – ha chiosato Annio Giostra, presidente di Gioventù musicale di Fermo – si pensa a qualcosa di riduttivo. Per noi invece significa che saranno tre appuntamenti da non perdere”.