Le richieste messe su carta dai membri del Comitato Amico del Centro, e alle quali si chiedono risposte scritte, chiare e messe nero su bianco, sono state inviate questa mattina agli amministratori in una missiva indirizzata all'assessore ai Lavori Pubblici.

I punti elencati sono venti, corrispondenti ad altrettante problematiche irrisolte.

Innanzitutto il piano particolareggiato del centro storico.

"Quello riapprovato qualche mese fa – risalente agli anni ottanta – è da considerare parzialmente obsoleto" si legge nel documento stilato dai membri del Comitato "e non più rispondente alle attuali esigenze". A tal proposito viene chiesto un aggiornamento, quanto meno in relazione ai casi più urgenti.

Si chiede l'elenco delle case con i punteggi, strutture metalliche e simili ma di cui i proprietari non fanno la ristrutturazione, l'elenco delle case non più recuperabili e pericolose e, in merito a tutti e due gli elenchi, si chiede che si proceda alle relative ingiunzioni per la ristrutturazione e messa in sicurezza. Se necessario, si chiede poi d'intervenire con l'acquisto diretto da parte del comune in modo da poter operare come ente pubblico.

Attenzione anche alla tempistica: quali tempi sono stati concessi per portare a termine i lavori? Ci sono state proroghe? E' possibile prevedere mettere mano alla Tosap per invogliare a ristrutturare?

Ed ancora, se ci sono case disabitate perché i proprietari risiedono altrove, si chiede di procedere al controllo del pagamento dell'Ici sulla seconda casa per investire i proventi in centro storico.

Si chiede poi se sia mai stato fatta una valutazione sul tipo di impatto che potrebbe avere un sisma sul  centro storico così come si chiede quali sono le situazioni più a rischio, quante e dove, quali provvedimenti il comune intende adottare per limitare i danni.

Ma l'elenco prosegue con la richiesta della messa in sicurezza del muretto Belvedere e si segnalano alcuni casi specifici di abitazioni che meritano attenzione.

Si chiede anche un elenco di pozzi e grotte esistenti nel centro storico, con controllo visivo del livello dell'acqua e messa in sicurezza degli stessi.

Poi si passa all'ex ospedale, al vicolo dietro la struttura con richiesta di pulizia e con particolari interrogativi. "Quando verrà tolta l'incesellatura metallica? – si legge nel documento – Cosa ci fa quel nastro trasportatore abbandonato? E quella Fiat Tipo rossa ferma da mesi in piazza Leopardi?".

Ma viene  chiesta anche un'adeguata segnaletica per impedire il passaggio di mezzi di lunghezza superiore ai 6 metri in via Volontari da Porta Spina a Porta Romana, affinché non rimangano più intrappolati, così come si chiede che il semaforo su Porta Romana sia sempre in funzione e il transito venga maggiormente controllato. Si avanza anche una proposta: uno studio di fattibilità per il senso unico attraverso Porta Romana e per eventuali posti macchina numerati per i residenti.

Il lungo elenco è più che chiaro.

Le risposte dovrebbero essere altrettanto chiare.