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Un paese presepe: una tradizione che puntualmente si rinnova negli anni

Monteprandone | Monteprandone è la terra natale di San Giacomo della Marca, confratello di San Francesco di Assisi, che ebbe la felice idea di allestire il primo presepe in quel di Greccio

di Fernando Ciarrocchi

Monteprandone da anni e anni, quasi fosse una vocazione  popolare e secolare, propone un intensa attività culturale per valorizzare  il presepe in quanto tale.

Tutto il contesto storico e ambientale ben si presta per due motivi; primo, Monteprandone è la terra natale di San Giacomo della Marca, francescano del trecento, quindi, confratello di San Francesco di Assisi che ebbe la felice idea di allestire il primo presepe in quel di Greccio.
Inoltre  il paese ha una configurazione che  è quella di un  castello  medioevale con la sua cinta muraria e i suoi vicoli  che trasudano di antico e di storia.

Ebbene, in tale habitat, quest’anno, l’associazione culturale “Mons. Eugenio Massi”, organizza,  la mostra  dei presepi in miniatura realizzati dagli alunni delle locali scuole elementari e medie. Iniziativa questa che alcuni anni or sono ebbe un notevole successo sia di partecipazione, sia di pubblico.

Non caso però questa manifestazione ha come referenti principali la scuola e i bambini, dunque, i protagonisti del nostro domani che sono ben disposti nell’accogliere e ricevere questi imput propri della  religione cristiana di cui tutta l’ Europa è intrisa.

La mostra dei presepi in miniatura , organizzata dall’associazione culturale “Mons. Eugenio Massi” avrà la sua sede principale negli spazi espositivi di Palazzetto Parissi dal 17/12/04 al 16/01/2005 unitamente all’altra mostra dei presepi in miniatura curata e organizzata dall’associazione missionaria “Croce del sud” di San Benedetto del Tronto che la propone nell’ambito del mercatino equo e solidale il cui ricavato sarà poi destinato allo sviluppo delle popolazioni più povere del sud del mondo.

Gli altri presepi in miniatura, facenti parte dell’iniziativa portata avanti dall’associazione culturale “Mons. Eugenio Massi”,  realizzati dai bambini dalle locali scuole elementari e medie, insieme ad altri gruppi di bambini , verranno posti anche all’interno di molte abitazioni del centro storico e formeranno un percorso presepiale che i visitatori troveranno ben indicato all’interno di mini guida creata per la circostanza.

Oltre alle associazioni sopra citate, altre realtà del mondo del volontariato si adoperano per incentivare  la tradizione del presepe  monteprandonese con ulteriori iniziative: la locale associazione Pro Loco, da oltre un decennio, nella medioevale rua Limbo allestisce il presepe delle antiche arti e mestieri paesani che un tempo costituivano l’ossatura portante dell’economia cittadina. Negli ambienti all’uopo predisposti, ubicati in via Limbo, si ammirano gli ambienti che furono del fornaio,  del fabbro, dell’osteria, del vasaio, del pastore, dell’antica famiglia a cena ed infine nella cripta della chiesa “Madonna della Speranza” è realizzata la grotta  della Natività. Il tutto animato meccanicamente e a dimensione umana.

La chiesa parrocchiale “S. Nicolò”, ubicata nel punto più alto del paese accanto alla casa natale di San Giacomo della Marca, da decenni, propone e ospita uno dei presepi più suggestivi del paese, dapprima per iniziativa del precedente sagrestano, recentemente, negli anni scorsi, grazie al presepista, Giovanni Rosati, ha proposto ogni anno una versione diversa e attualizzata della Natività contestualizzandola in una scenografia di situazioni dei nostri giorni: ad esempio il Natale in montagna  evidenziando il contrasto tra l’opulenza di pochi e la povertà di molti.

Il tutto in miniatura e curato nei minimi particolari sia estetici, sia di fedeltà al reale con la riproduzione dei tradizionali eventi atmosferici. Vere e proprie opere d’arte .
Poi ancora le altre realtà come quelle presso la chiesa del Santuario  “Santa Maria delle Grazie” e nelle altre parrocchie del territorio.

Il presepe rappresenta da sempre uno dei motivi forti della festività del Santa Natale in esso vi sono i valori fondanti del nostro essere cristiani quali ad esempio il paradigma più alto di famiglia cristiana, poi, ancora, il forte valore della solidarietà che nasce proprio nella famiglia , tra i componenti della stessa, genitori e figli, dunque il riproporre il presepe ogni anno vuol dire ricordare a tutti che esistono dei punti fermi da cui non è possibile allontanarsi per un futuro migliore e più giusto.

31/12/2004





        
  



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