Li trovo inquietanti e di dubbio gusto.

 

Sono i “Babbo Natale” che in questi giorni stanno invadendo le nostre città. Basta guardarsi attorno e troviamo appeso ovunque il simpatico vecchietto dei regali.

 

Che si arrampichi su una corda, sul balcone, sul muro oppure avvinghiato ad un albero non fa differenza, tutti vogliono il proprio “Babbo Natale” appeso.

 

Ma i bambini non avranno un pò di confusione? Non chiederanno il motivo di questa invasione prenatalizia?

 

Dove è finita l’attesa del simpatico vecchietto, unica e soprattutto “invisibile” che ci hanno insegnato durante le passate generazioni!

 

Inutile, una delle tendenze per questo Natale 2004 sarà possedere il caro vecchio Babbo Natale.

 

Ma cosa spinge ad appiccicare su un muro un fantoccio con le sue sembianze?

 

Me lo sono chiesto, ho cercato di dare una risposta e ho pensato che molto probabilmente ciò nasce sia dal seguire la moda del momento (addirittura il pupazzo, viene venduto in tv e consigliato come addobbo natalizio originale e simpatico) sia dal colmare il vuoto infantile di aver sempre sperato in quel regalo o personaggio…mai arrivato. Quindi perché non comprarsene uno tutto per se di cui fare mostra?

Del resto è anche vero che Babbo Natale nel merchandising prenatalizio è sempre esistito, ma credo che la differenza di vedere una faccia disegnata con un Merry Christmas oppure un adesivo su una carta da regalo, sia ben diversa dal catturare l’attenzione con un “oggetto” dalle fattezze quasi umane (considerando che più delle volte è in scala reale) che ad un occhio non molto attento può creare a primo impatto anche paura!

I negozianti o anche i semplici cittadini si sbizzarriscono e trovano la forma più originale (perché non basta aver comprato una cosa già di tendenza…) per dare mostra del proprio “Babbo Natale”.

 

Vi dirò tra i tanti fotografati, senza dubbio la casa dei “Babbi Natale” e quella più di tendenza.

 

Si arrampicano con contorsioni davvero impressionanti sulle finestre della casetta in un vivaio a Centobuchi. Braccia e gamba penzoloni in movimenti diversi che lasciano immaginare la fatica che il vecchietto deve fare per raggiungere la meta. Scelte coreografiche. Intanto ho dovuto portarci mia nipote, che voleva vedere la casa dei “Babbi Natale” (e qui come sopra la “i” è d’obbligo)