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Ripascimento. A quando la stesura ?

San Benedetto del Tronto | Le recenti mareggiate del weekend intaccano i cumuli della nuova sabbia ancora da stendere.

di Carmine Rozzi

Il "ripascimento" eroso.

Prima si iniziò con il dire che quelle sabbie, forse, erano pericolose. Ed ecco che, puntualmente, subito si innescarono polemiche che in breve coinvolsero Amministrazione pubblica, opposizione,  esercenti balneari,  enti di controllo e monitoraggio. Poi dopo vari batti e ribatti finalmente l’Arpam, che di queste cose se ne intende, decretò una volta per tutte che la sabbie riversate dal molo sulla spiaggia di San Benedetto erano adatte al “ripascimento” . Prive di qualsiasi componente,chimica e non, che potesse costituire  pericolo per i bagnanti. Ora si doveva solo attendere che le medesime, dislocate in maggior parte nella zona più frequentata dal turismo ovvero il tratto antistante alla foce dell’Albula, “riposassero” per un certo periodo.

Ma con il passare del tempo e l’avvicinarsi della stagione i proprietari degli esercizi balneari interessati al tratto di costa tornano a suonare il campanello di allarme in quanto finchè non si provvede a stendere le dune della nuova sabbia loro non possono avviare le operazioni di messa a punto dgli chalet. L’Amministrazione, interpellata, promette che entro la fine del mese tutto sarà sistemato. Ma, in situazioni del genere, spesso si dimentica di mettere in conto quella componente difficilmente controllabile ma purtroppo spesso devastante che va sotto il nome di “imprevisti”.

Ed ecco che è bastato un weekend di maltempo con piogge improvvise per cui uno di questi “imprevisti”  siano saltati  puntualmente alla ribalta ovvero ; la recente mareggiata di questi giorni sta erodendo le sabbie atte al ripascimento. Difatti, alla foce dell’Albula le forti maree, oltre che a depositare una gran quantità di detriti, hann eroso in più parti le dune di sabbia da spargere.E’ un bene che essa non sia stata sparsa, salvandosi dall’acqua, o vi è il pericolo (imprevisti) che un altro acquazzone torni ad intaccarne un’altra copiosa parte? Una cosa è certa.

Siamo a metà aprile e nel tratto interessato sorgono alcuni tra gli chalet “storici” ( Bacio dell’Onda, Da Luigi, Antares, La Medusa), altri diventati famosi per una clientela tutta speciale cosiddetta “in” ( Da Andrea, Camicioni). Anche un solo mese di ritardo può gravare non poco su questi esercizi che devono concentrare i loro introtiti in 5/6 mesi di lavoro. Oltre alla possibile perdita di immagine nel farsi trovare in ritardo da parte della prima ondata di turisti.

11/04/2005





        
  



5+5=
Le dune non stese in pericolo di erosione

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