Le prerogative per ottenere un percorso di fine mandato dovranno essere sintetizzate dalle segreterie di partito di concerto con i gruppi consiliari, quest’ultimi direttamente coinvolti nella vita amministrativa tra le cose che vanno bene e quelle che non vanno bene.

 

Già in passato venne affrontato il tema che riguardava il rapporto tra giunta e consiglieri e sull’argomento si stipulò un patto tra segreterie di partito, capigruppo e sindaco; in quegli incontri emersero alcune difficoltà di rapporto tra gruppi consiliari ed alcuni assessori e considerate fondate quelle difficoltà si decise di ripristinare il dovuto rapporto istituzionale al fine di poter proseguire nella maniera indicata dai gruppi consiliari e dalle segreterie di partito.

 

Crediamo che in una valutazione odierna quelle situazioni di difficoltà di rapporto in alcuni casi non siano migliorate.

 

Oggi il sindaco ha l’obbligo morale di rispettare quel patto verificando se il percorso che si intendeva intraprendere è stato rispettato.

 

A lui consegnammo il mandato di controllo ed immediata azione di rettifica sul comportamento dei componenti della giunta.

 

Oggi il gruppo AN attraverso un percorso coerente ha il diritto chiedere una serie di valutazioni che rimettiamo al sindaco.

 

Fermo restando la competenza del sindaco, il problema sulla composizione della giunta, dove AN ha già categoricamente dichiarato l’indisponibilità ad un allargamento oltre gli otto esistenti, tenuto conto della nuova realtà numerica dei gruppi consiliari, in alcuni casi radicalmente modificata, è nel nostro auspicio che l’annunciata nuova composizione dovrà contenere le valutazioni sui rapporti maturati tra assessori e gruppi consiliari dopo il patto sancito tra segreterie di partito, gruppi consiliari e sindaco.