Alle ore 12 presso i locali della Caritas Diocesana di San Benedetto in Via Madonna della Pietà il  Direttore Diacono Umberto Silenzi ha illustrato il piano di ristrutturazione della sede esistente nonché il progetto della erigenda “Casa della Carità”, che come anticipato in una intervista rilasciata al quotidiano.it  (vedi articoli connessi), prevede una spesa globale stimata intorno al milione di euro. Di questi  il 90% della metà  ( 390mila € ) coperti da ;  Fondazione CARISAP ( 216mila euro in tre anni ), Caritas Italiana  ovvero l’8 per mille ( 140mila euro in un anno) e il Comune di San Benedetto con “una tantum” (35mila euro).     

La futura Casa si articolerà su tre piani. Seminterrato, piano terra , primo e secondo piano. Nel seminterrato saranno sistemati la mensa da 150 posti circa. Quindi separatamente, docce, distribuzione e raccolta di indumenti ed infine smaltimento  degli alimenti. Il pianterreno dovrebbe rimanere grosso modo come oggi ovvero uffici, cappelletta, ingresso principale. Al primo piano due dormitori, uno maschile ed uno femminile. Al secondo piano una dozzina di mini appartamenti dislocati in due gruppi di sei ciascuno.

Erano presenti alla conferenza stampa, come annunciato, il Vescovo Sua Eminenza Gervaso Gestori per la Diocesi e la Caritas Italiana, il Presidente della Fondazione CARISAP Dott. Marini Marini , il Sindaco Domenico Martinelli per il Comune di San Benedetto.

Aprendo la conferenza  Sua Eminenza ricordava come ; “ La Caritas è il braccio operativo della carità cristiana di cui la Chiesa non può fare a meno. La Caritas ha molteplici funzioni. Prime tra queste quella educativa o pedagogica. La Caritas deve richiamare il valore ed il dovere del servizio disinteressato per motivi cristiani ed umani. Quindi quella di mettere in atto questa carità con gesti concreti offrendo quel servizio assistenziale sul territorio di cui si sente maggiormente bisogno. Infine quella di promuovere e coordinare le diverse energie presenti sul territorio operanti in ambito ecclesiale e sociale. “

S.E. Gestori,a chiusura del suo intervento, ringraziava tutti i presenti sottolineando la gratitudine della Diocesi alla Fondazione CARISAP, al Sindaco e in special modo a tutti quei volontari che ogni giorno, gratuitamente e con grande dedizione, prestano la loro opera presso la Sede.

Prendendo a sua volta la parola il Sindaco Marinangeli sottolineava come questo sia ;  “ Un momento  particolarmente importante per la vita sociale della nostra comunità. L’avvio al  progetto di una “Casa della Carità” ,una volta ultimato ed operativo,  potrà rafforzare sensibilmente la risposta  che le istituzioni pubbliche e private cercano di dare ai problemi di disagio sociale che esistono sul nostro territorio. Le esigenze a cui la struttura dovrà rispondere sono diverse ed articolate. Come lo sono quelle dei servizi sociali pubblici da sempre in stretta sinergia e collaborazione con la Caritas di San Benedetto.”  E il primo cittadino concludeva il suo intervento augurandosi che queste collaborazioni si rafforzino in futuro rendendosi garante per un sempre maggior impegno da parte del Comune e quindi della cittadinanza tutta.

Chiudeva la conferenza stampa l’intervento del Dott. Marini Marini in rappresentanza della Fondazione CARISAP la quale, teneva a precisare il suo Presidente, è una cosa completamente diversa dalla Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, difatti ; “ Quella è una Banca. Noi siamo un Ente che si occupa di interventi su tematiche di attività sociale. E su questo ecco due messaggi. Il primo è che siamo noi, in quanto Fondazione, a ringraziare la Caritas per aiutarci ad adempiere, in questo caso, ad uno dei tre indirizzi della Fondazione che è quello di finanziare opere di rilievo sociale (gli altri due sono di intervenire in proprio o di porre degli obbiettivi n.d.r.). Il secondo è quello di poter rispondere ad esigenze di credibilità nel tessuto sociale dove si intende intervenire. E questo è stato reso maggiormente possibile grazie alla Caritas ed anche, in quanto comunità, al Comune di San Benedetto “

Sempre a cura della Caritas Diocesana sono state diramate alcune proiezioni delle persone censite nell’anno 2004 attraverso l’osservatorio delle povertà in relazione ai servizi di sostegno dell a Caritas Diocesana. Da queste risulta che su un totale di 1150 persone il 70% è rappresentato da nuclei famigliari il resto da singoli o senza dimora. Di queste il 60% sono straniere ed il resto italiane. Sono circa 230 le famiglie che, alla Caritas di San Benedetto, accedono al servizio distribuzione alimenti e vestiario di cui ben l’80% con frequenza settimanale. In un anno si sono stati serviti pasti caldi (ogni giorno, festività comprese) per un totale di 5 500 persone. Trecento le domande allo sportello <  richiesta-offerta lavoro > (20% italiani). 

Ma la nota più allarmante è quella che, a piè pagina, prevede un aumento di povertà del e nel territorio, dovute a disoccupazione, separazioni, indebitamenti famigliari da finanziarie e banche, da gioco d’azzardo.