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Il centro sinistra interviene sulla questione del nido

Sant'Elpidio a Mare | "Visto che il sindaco riesce solo ad essere arrogante aumentando la confusione e la preoccupazione, facciamo noi chiarezza sulla questione del nido"

La questione del nido di Casette d’Ete accende anche i toni dal lato politico.
 
Norberto Clementi (Margherita) a dare voce al centro sinistra in merito alla vicenda ed affida ad una nota stampa il pensiero del gruppo.
 
“Visto che il sindaco, nelle questioni veramente sentite dai cittadini, riesce solo ad essere arrogante, senza mai portare dati chiari e certi, aumentando la confusione e la preoccupazione, denigrando  il centrosinistra e le passate amministrazioni, riteniamo noi far capire la vera intenzione della destra sulla riconversione del nido di Casette e su altri servizi – esordisce - e lo facciamo con dati certi e documentabili. Quando chiama “debolezza” la rete di servizi presenti nel territorio dice chiaramente che la destra intende smantellarla. Dice che le scuole, asili, materne, centri degli anziani, centri giovanili, strutture sportive, anche se danno risposte di qualità e quantità, saranno tagliati e ridimensionati perché considerati “deboli”.
 
Il tentato ridimensionamento del nido di Casette, contro la volontà delle famiglie della frazione più popolosa e in espansione, significa cambiare un’impostazione riferita all’intero nostro territorio e alle necessità di tutti. Quando dice che i bambini sono stati tenuti in “veri e propri bunker”, conferma di non avere argomentazioni serie per eliminare le legittime preoccupazioni dei genitori. I più grandi investimenti del passato sono stati fatti nelle scuole. Investimenti prioritari finalizzati a rispondere alle esigenze dell’intero territorio e non di una sola parte".
 
E Clementi va a toccare un altro aspetto delicato, emerso da recenti dichiarazioni del sindaco. "Quando dice che i consiglieri di minoranza non dovrebbero fare politica sulle voci e dovrebbero parlare di più con il loro sindaco e non solo per questioni personali, Martinelli conferma la sua vocazione alla denigrazione e all’insulto personale, rigettando qualsiasi collaborazione dell’opposizione che nella nostra città rappresenta comunque più del 50%. Prendiamo atto. Ma dovrebbe almeno dire quando si è fatta politica sulle voci e fare i nomi dei consiglieri che parlano con lui solo di questioni personali, provandolo".
 
Clementi sottolinea poi il basso numero di consigli comunali tenuti, la mancanza di incontri e confronto su tematiche importanti. "E’ il sindaco a non voler parlare con i consiglieri e spesso nemmeno con i cittadini. Abbiamo sempre dato la massima disponibilità - conclude Clementi - sempre apprezzata, ma solo a parole. Eppure una delle tante innovazioni sbandierate è stata l’istituzione di un assessorato alla partecipazione".
 

23/06/2005





        
  



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