Una breve ma intensa apparizione quella di Dee Dee Bridgewater al convegno-conferenza dal tema: “ L’interpretazione della canzone di Cant(autore)”, tenutosi nel pomeriggio presso l’Hotel Calabresi. Breve sia a causa del ritardo del suo arrivo in città, sia del fatto che subito dopo l’intervento si è dovuta recare alle prove. Intenso perché in meno di mezz’ora, DDB, al secolo Denise Garrett, ha raccontato i suoi più grandi amori: il suo paese e la passione per la canzone francese. Ma non solo infatti ha raccontato il suo incontro casuale con Leo Ferrè, il suo progetto di fare un disco in lingua francese e il suo rifiuto verso l’attuale governo americano, di cui non ha voluto neppure nominare il presidente.

Rispondendo alla raffica di domande degli conferenzieri intervenuti, Enrico De Angelis (responsabile artistico del Premio “Tenco”), Guido Armellini (scrittore), Paolo De Bernardin (critico musicale), Mauro Macario (attore), Andrea Satta (autore-interprete, leader dei Tetes de Bois) e Giuseppe Gennari (direttore artistico del Ferrè), la Bridgewater ha espresso i sentimenti che l’hanno spinta ad interpretare la canzone d’autore rivisitandola secondo il suo inconfondibile stile.

L’artista statunitense già 10 anni fa, parlando con Daniel Richard, aveva avuto l’idea di realizzare un album in francese. Per diverse ragioni poi è stata costretta ad abbandonare il progetto, però nel 2003 e successivamente nel 2004, DD è stata invitate a due concerti per onorare “Les chansons francaises”. Ottima occasione per riprendere in mano il progetto e portarlo a termine. Grazie all’aiuto di Louis Winsberg, Ira Coleman, Minino Garay e Marc Berthoumieux (presenti stasera sul palco del Calabresi), riuscì a mettere insieme un repertorio di canzoni e a realizzare oltre al concerto anche un cd. Un disco che la cantante ama pensare come il suo grazie alla nazione francese che l’ha accolta a braccia aperte.

Altro motivo che ha avvicinato la Bridgewater alla canzone d’autore in lingua francese è stato il casuale incontro con Leo Ferrè, raccontato in conferenza con molta emozione.
“Ho sentito per la prima volta Avec le temps di Leo, nel 1989 in un videoclip. Ricordo un primo piano del cantautore e che non capivo nemmeno una parola della canzone. Però so che già alla seconda strofa ero scoppiata in lacrime e, alla fine della canzone, ero diventata una fontana aperta. Due mesi dopo mi sono recata ad un concerto di Ferrè al Palais des Sports di Parigi e sono rimasta sbigottita. Non ero mai stata ad un concerto che non fosse stato in lingua inglese e, per di più, nessun cantautore americano mi aveva mai spinta alle lacrime come Leo”.

Insomma, per l’artista americana, quello con Ferrè, è stato un incontro edificante che l'ha portata anche alla interpretazione di Avec le temps, canzone che DDB ama definire “un capolavoro”. Stasera, sul palco del cinema Calabresi, durante l’unica serata del Festival Ferrè, l’interprete ne proporrà la sua speciale versione che di sicuro metterà in luce le sue capacità vocali alla classe interpretativa che da sempre contraddistingue.

Un ultimo ringraziamento della Bridgewater, prima di recarsi a fare le prove, è stato per Maria Ferrè, moglie di Leo. “Per me è un onore essere qui oggi, aver parlato con lei e spero di riuscire a rendere orgogliosa Maria e la sua famiglia attraverso la sua interpretazione delle canzoni di Leo”.