Potrebbe essere stato merito del clima di attesa e curiosità acceso con l’idea di uno sconosciuto venuto da qualche terra lontana. O forse è stata la maggiore mole pubblicitaria, attraverso spot radiofonici, depliant e numerosi manifesti in tutte le città del circondario, finalmente tesa a valorizzare la manifestazione . Probabilmente ha aiutato anche il clima degli ultimi giorni, con un cielo finalmente amico dopo anni di tempo incerto nei giorni della manifestazione.

 

Sta di fatto che la prima serata di Città Medioevo ha fatto segnare un netto incremento di presenze rispetto alle scorse edizioni. Secondo le prime stime, addirittura un raddoppio rispetto alla prima serata del 2004. Parcheggio allestito presso lo stadio Mandozzi quasi colmo, file agli ingressi del centro storico, molto movimento dentro le mura, con una cospicua presenza di turisti. Decisamente soddisfatti anche i responsabili delle locande di contrada, che hanno tutti registrato un dato decisamente in attivo in confronto al giovedì degli anni scorsi, tradizionalmente la serata meno affollata tra le tre in programma.

 

Per quanto riguarda lo spettacolo, sempre molto curati i costumi e gli allestimenti scenografici. Anche quest’anno, tra le scene più apprezzate, il sabba delle streghe, con successivo rogo, in contrada San Martino, e la danza del ventre in zona San Giovanni.

 

Ma la vera novità era costituita dal tema della peste. Molti i figuranti “malati”, che vagavano per il centro, annunciati da un sinistro campanello di riconoscimento, le vesti consunte e le evidenti bendature.

 

Lo straniero, il grande enigma di questa Città Medioevo, è arrivato in città intorno alle 21.45, accompagnato da guardie ed armati delle delegazioni foranee, accompagnato dall’immancabile rullo di tamburi, che ha risuonato più volte nell’arco della serata. Lo sconosciuto non parlerà alla cittadinanza prima di sabato, quando scenderà dalla Torre Civica per un annuncio a tutto il popolo, speranzoso di una voce di aiuto e speranza per liberarsi dal flagello dell’epidemia.

 

Non resta a questo punto che assistere alle altre due serate di Città Medioevo, ma per gli organizzatori, che hanno insistito su una manifestazione innovativa e capace di segnare una svolta e una crescita rispetto alle passate edizioni, restano pochi dubbi che si tratti già di un successo.