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Paul Lewis questa sera a Perpianosolo

Amandola | "E' difficile parlare di sacrifici in questo mestiere perché questo tipo di vita diventa la normalità per un musicista, anche se visto da fuori sembra anormale"

L'appuntamento è fissato per questa sera, venerdì 19 agosto ore 21.30: il maestro Paul Lewis, al rientro da una lunga tournèe in Australia si fermerà a Perpianosolo proponendo un recital monografico su Beethoven.
 
In attesa della sua esibizione Lewis accetta di rispondere ad alcune domande riguardanti lasua carriera e il suo lavoro.
 
Come è iniziata la Sua carriera. Quali soddisfazioni e quali rinunce comporta svolgere una carriera internazionale?
Per quanto riguarda i sacrifici è difficile da dire, perché questo tipo di vita diventa la normalità per un musicista, anche se visto da fuori sembra anormale. E' altrettanto difficile parlare dei successi ottenuti, è più una combinazione di eventi che si spera  succedano nel momento giusto, di avere a che fare con le persone giuste e di scoprire quali sono le tue affinità musicali.
 
Lei è stato allievo di Alfred Brendel, cosa l’ha colpita di più di questo grande artista? Quali sono stati i suoi principali insegnamenti?
Aver avuto la possibilità di osservare da vicino come lavora, e cioè come un musicista senza compromessi agisce e soprattutto il suo approccio alla partitura, è stato un privilegio e delle lezioni più significative per me.
 
Cosa significa portare a termine un progetto così ampio come l’integrale delle Sonate di Beethoven?
Tanto lavoro, due anni della mia vita e pura gioia!
 
Cosa consiglierebbe ai giovani aspiranti musicisti e pianisti?
Aderire a ciò in cui credono come musicisti e dare il giusto valore ai concorsi pianistici.
E' importante acquisire esperienza per preparare il proprio repertorio, ma le competizioni offrono molto poco nel lungo termine.

19/08/2005





        
  



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