Dalle forze del centro sinistra in consiglio comunale riceviamo e pubblichiamo.

"Questa è sicuramente l'estate delle incomprensioni: dapprima il sindaco Martinelli si riferisce alla protesta per l'annunciata chiusura dell'asilo nido di Casette d'Ete dicendo che le famiglie e il centro sinistra hanno fatto "molto rumore per nulla". Nei giorni seguenti le forze del centro destra esprimono la loro soddisfazione per la soluzione della questione dell'asilo nido lasciando intendere che la minaccia di una chiusura o di un ridimensionamento era ben concreta e non frutto di una presunta campagna disinformativa. Infine il vice sindaco Lattanzi, che allo svolgimento delle diatriba ha assistito assonnatamente, afferma di essere pienamente soddisfatto e di aver interamente condiviso le scelte dell'amministrazione in merito alla riorganizzazione del servizio asilo nido, in quanto "nulla viene tagliato"!

Ma come dice il proverbio i nodi vengono al pettine; confusione ed approssimazione sono le parole che vengono in mente leggendo la delibera che l'amministrazione ha recentemente adottato per la riorganizzazione dei servizi all'interno dell'asilo nido.

Nel dettaglio, il nido di Casette d'Ete a parole resta così com'è ma nei fatti non avrà più il prolungamento dell'orario e chi si è iscritto chiedendo di usufruire del prolungamento dovrà o andare nel nido del capoluogo o rinunciare al servizio. La scelta ovviamente in tempi brevie a ridosso delle ferie tanto per facilitarci la vita.

Resta tutto com'era ma grazie alla visione strategica dell'assessore Tosoni al nido di Casette d'Ete ci sarà la possibilità del part time, ma solo per i bambini sopra un anno (a quale titolo di domanda sta rispondendo l'assesore? Se ce lo spiega passiamo tutti delle ferie più serene).

Resta tutto com'era ma grazie ad eccezione dei malcapitati "non residenti" (forse sarebbe più corretto chiamarli stranieri). Chi ha la fortuna di essere già dentro avrà come unico aggravio il raddoppio della tariffa (ma senza timore perchè entro settembre sapranno come chiedere indietro la differenza ai comuni di residenza) per gli altri invece le frontiere sono inevitabilmente chiuse e così rimarranno fino a successivo "editto".

Dulcis in fundo, il nuovo di zecca servizio per i bambini da tre a cinque anni resso l'ormai ex nido di Casette d'Ete: abbiamo provato a caipre chi potranno essere gli utenti e ci sono venuti in mente i bambini che escono dalla scuola materna ad un orario spesso incompatibile con le esigenze lavorative delle famiglie. Una bellissima idea, ma non riusciamo a focalizzarne l'attuazione. Come avveràà ad esempio il passaggio dalla scuola materna del capoluogo alla struttura di Casette? Con lo scuolabus? Quali saranno le tariffe di questo servizio "sperimentale"? Forse abbiamo poca immaginazione o forse siamo semplicemente differenti davanti ad avventate sperimentazioni quando si tratta di servizi per l'infanzia. Ma ci chiediamo: perchè non tentare di attivare lo stesso servizio direttamente nelle sedi della scuola materna magari attraverso una collaborzione con le direzioni didattiche invece di andare a creare dei servizi monchi ed a ridurre al contemo la qualtià di quelli esistenti?

Se non ci fossero di mezzo i problemi concreti delle famiglie si potrebbe credere di essere davanti ad uno di quei romanzi a puntate che tengono viva l'attenzione del lettore ma il cui finale è quasi sempre deludente".