Tempi difficili per la calzatura e la pelletteria, inutile rimarcare una situazione di oggettiva difficoltà per il territorio della provincia di Ascoli Piceno, e per il fermano in particolare. Per questo la necessità di un intervento e di un supporto da parte dei poteri politici si rende oggi necessario ed auspicato più che mai. Ed è con questo obiettivo che la provincia ascolana ha presentato oggi tre bandi utilizzati grazie ai fondi del ministero del lavoro per operare interventi favorevoli ai settori maggiormente in crisi sul territorio. A parlarne oggi a Fermo c’erano il vicepresidente provinciale Emidio Mandozzi e l’assessore provinciale al bilancio Renzo Offidani.

I tre bandi prevedono un totale di poco superiore ai due milioni di euro, quasi equamente divisi tra le province di Macerata, a cui andrà un milione, ed Ascoli Piceno, a cui andranno 900.000 euro. Altri 100.000 saranno invece gestiti dall’Ente regionale. Per quanto riguarda la provincia ascolana, saranno aperti tre bandi. Il primo, scheda A, cui andranno circa 100.000 euro, sarà riservato ad attività sul passaggio generazionale: in breve, saranno finanziate attività di formazione e consulenza per aziende intenzionate a compiere un passaggio di consegne tra vecchi titolari e giovani familiari pronti a subentrarvi, al fine di preparare la nuova dirigenza al mercato moderno.

Un secondo bando, la scheda B, per un finanziamento da 450.000 euro, sarà riservato alla gestione ed accompagnamento dei processi di ristrutturazione aziendale, con l’intenzione di effettuare corsi di aggiornamento e riqualificazione ei lavoratori in mobilità, ed offrire ai frequentatori la possibilità di essere finanziati per aprire nuove attività commerciali nel settore calzaturiero e delle pelli. Il terzo finanziamento, scheda C, consistente in 350.000 euro, andrà invece a supportare processi di innovazione del distretto calzaturiero fermano-maceratese attraverso corsi di formazione per dipendenti e collaboratori su preparazione e concia del cuoio, fabbricazione di borse e calzature.

Il bando, che si rivolge agli enti gestori, e da loro, attraverso un successivo passaggio, ai lavoratori, scadrà il prossimo 13 febbraio. Il materiale è scaricabile anche on line presso il sito della provincia di Ascoli Piceno, all’indirizzo http://provincia.ap.it/formazionelavoro.

 “La volontà è quella di rimettere sul mercato un consistente numero di lavoratori – ha detto il vicepresidente Mandozzi – Questo territorio non può solo vendere e distribuire, deve tornare a produrre a grandi livelli come ha sempre saputo fare”.

“Investire sulla formazione professionale è uno dei maggiori impegni dell’amministrazione provinciale. Potrebbe diventare una risorsa ingente per lottare contro la crisi. Lo dimostra il fatto che le cose non vanno male a tutti. Chi ha saputo rinnovarsi, crearsi un marchio, affrontare le nuove prospettive, valorizzare il made in Italy, anche in un contesto difficile, registra dati in attivo”.

Ultime considerazioni dal dirigente dell’Assessorato alla formazione e lavoro della provincia ascolana Maurilio Cestarelli. “Abbiamo voluto coinvolgere in questo progetto anche le università. Faccio notare che se il 60% delle risorse andrà per la formazione, avremo anche un 30% da investire per intraprendere nuove attività o riconvertire, ed un 10% sarà destinato alla consulenza aziendale, sempre più necessaria nel settore delle pelli e della calzatura”.