Il centrosinistra vota la prosecuzione e l'incrudimento della guerra in Afghanistan, poche ore dopo la pubblicazione sul Corriere della Sera del sondaggio di Mannheimer che, come altri tre nel corso del 2006, conferma che circa i due terzi degli italiani/e vogliono il ritiro delle truppe sia dall'Iraq sia dall'Afghanistan e bocciano la guerra di Prodi.

Due giorni fa Bertinotti,che sarà a PSGiorgio il 24 p.v., in uno slancio di autoritarismo megalomane, dichiarava addirittura "fuori dalle istituzioni e dalla politica" i parlamentari che avessero votato contro il decreto di rifinanziamento e contro la mozione programmatica, perché, così facendo, "non rispettano il mandato degli elettori". In realtà è il presidente della Camera e l'intero gruppo dirigente del centrosinistra a infrangere il patto con gli elettori e le elettrici, che era stato chiarissimo: mai più guerra, via le truppe da tutti i fronti bellici.

La Federazione del Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori, la cui delegazione fermana ha partecipato al sit-in davanti Montecitorio, continuerà la mobilitazione contro la guerra di Prodi e sarà in piazza contro la visita del capo del governo israeliano Olmert, per dire che non è gradito in Italia, che deve finire l'occupazione della Palestina, l'invasione del Libano e il massacro dei palestinesi e dei libanesi.

* Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori Federazione di Fermo