Fiabe, favole e poesie contro l'incomunicabilità dei bambini
Porto Sant'Elpidio | Il progetto, che a preso il via già da qualche giorno, prevede che gli studenti delle scuole elementari inventino dei prodotti letterari e, attraverso una lettura drammatizzata, li presentino ai loro coetanei
di Giacomo Petrelli
Un momento dell'iniziativa "Raccontafavole" con le classi terze delle scuole
Fiabe, Favole e poesie dei ragazzi e per i ragazzi è questa l'iniziativa che da diversi giorni si sta svolgendo presso le scuole elementari di Porto Sant'Elpidio "Collodi" nel quartiere Corva, "Cretarola", "De Amicis" nel quartiere Marina Picena" e "Rodari" in zona Faleriense.
L'iniziativa, intitolata "Dall'apprendimento della lettura e scrittura alla stesura del testo attraverso l'animazione teatrale - dalla 1^ alla 5^ elementare", e coordinata dall'animatore teatrale Ermanno Pacini, in stretta collaborazione con i Collegi dei docenti, nasce con lo scopo di sviluppare l'atto creativo all'interno dell'attività scolastica attraverso la creazione di favole (nelle classi 3°) , fiabe (nelle classi 4°) e poesie (nelle quinte) ideate dagli alunni e raccontate ai loro coetanei. Proprio in questi giorni si sono conclusi gli incontri relativo il primo appuntamento denominato "Contafavole di oggetti" e destinato alle classi 3 delle scuole elementari.
"L'obiettivo è quello di sviluppare la logica e la capacità di giudizio nella favola - spiega l'animatore teatrale Ermanno Pacini - che insegna ai bambini come comportarsi nella vita reale ed è un ottimo esercizio per comprendere come saper giudicare le situazioni che ci si pongono davanti. Con queste produzioni si dà vita a momenti di confronto collettivo, un aspetto a cui attribuiamo una forte rilevanza futura nel campo sociale. In ogni classe, dopo che gli alunni hanno prodotto le favole, fiabe o poesie, se ne sceglieranno alcune, quelle che si ritengono più complete, e si curerà, una lettura drammatizzata per presentare il prodotto letterario alle classi dei bambini più piccoli dicendo loro: . Quest'ultima attività ha lo scopo ben preciso di creare nei bambini e ragazzi "l'abitudine" a raccontarsi, ascoltare e confrontarsi con gli altri per crescere insieme; e sottolineo come essa possa essere un valido e serio strumento preventivo, oltre che educativo, in quella che gli adulti definiscono "l'incomunicabilità fra gli esseri nella vita moderna", causa riconosciuta di quel diffuso malessere esistenziale che spinge la nostra gioventù, e non solo, a comportamenti pericolosi e purtroppo, in diversi casi, deviati e violenti".
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17/05/2007
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