In arrivo perturbazione artica. Previsto un rapido peggioramento del meteo.
Teramo | Presentiamo il sito meteo di Giovanni De Palma. In primo piano lallerta meteo e lutilissimo radar di rilevamento dei fulmini.
di Nicola Facciolini
Radar di rilevamento fulmini
Grazie al bel sito meteo curato dall’abruzzese Giovanni De Palma: www.abruzzometeo.it/previsdown.html, osserviamo sull’Italia il tempo che è in peggioramento per l’arrivo di una perturbazione proveniente dal nord Europa, sospinta da intense correnti fredde di origine polare che, nel corso del fine settimana, investiranno anche le nostre regioni, mostrandosi più attive sul versante adriatico e al meridione.
Sulle nostre Regioni di Marche e Abruzzo si avranno condizioni iniziali di cielo poco nuvoloso ma la tendenza è verso un graduale aumento della nuvolosità con precipitazioni in intensificazione a partire dal teramano. In particolare, tra la serata e la nottata si prevedono precipitazioni diffuse, anche temporalesche accompagnate da raffiche di bora, specie sul versante orientale e sulle zone pedemontane orientali.
La neve inizialmente cadrà al disopra dei 2000-2200 metri ma tenderà a scendere a quote più basse in nottata. Nel weekend è previsto un ulteriore calo della quota neve intorno ai 600-800 metri, ma localmente anche a quote più basse (400-500 metri), specie durante i rovesci intensi.
Domani sono previste locali schiarite, specie in mattinata e nel pomeriggio, tuttavia la tendenza è verso un nuovo peggioramento nel corso del weekend. Nel corso delle prossime ore, dunque, è previsto un rapido peggioramento del tempo sulle regioni centrali e sul versante adriatico per il passaggio del fronte freddo che darà luogo a fenomeni localmente intensi su Marche e Abruzzo; atteso un generale rinforzo dei venti di bora nel corso della serata e nella giornata di domani, tuttavia l’aria fredda irromperà nel fine settimana e manterrà attive condizioni di instabilità soprattutto al centro-sud e sulle regioni adriatiche dove è prevista una generale diminuzione delle temperature e nevicate a quote relativamente basse.
Venti molto forti, temperature in calo di 10-12 gradi e nevicate sopra i 700 metri. Annunciata nei giorni scorsi, la perturbazione di origine siberiana raggiungerà l'Italia nelle prossime ore, anche se i fenomeni più marcati si verificheranno tra venerdì e domenica. Secondo gli esperti, il maltempo comincerà giovedì a farsi sentire con piogge scarse e locali sulle regioni adriatiche, quelle centrali tirreniche e le zone appenniniche centro settentrionali.
Previsti anche venti in aumento e temperature in calo, specie al nord. Per venerdì atteso un ulteriore peggioramento, con piogge al sud e sul versante adriatico, venti forti su nord e nord est che si estenderanno nel corso della giornata a tutta l'Italia. L'aria fredda proveniente dall'Artico porterà un brusco calo di temperature, previsto nell'ordine di 10-12 gradi rispetto a quelle attuali, soprattutto sul nord -est e sulle regioni centrali adriatiche.
Un ulteriore abbassamento delle temperature gli esperti lo prevedono tra sabato e domenica, dovuto anche ai forti venti di tramontana sulle regioni settentrionali e tirreniche. Sul versante adriatico e sull'Appennino, invece non si escludono frequenti precipitazioni che potrebbero trasformarsi in nevicate oltre i settecento metri. Lunedì non ci dovrebbero essere miglioramenti, anche se al momento si tratta solo di indicazioni di massima. Dunque, riapriamo gli armadi e tiriamo fuori cappotti, giacconi e giacche al vento!
Sulle nostre Regioni di Marche e Abruzzo si avranno condizioni iniziali di cielo poco nuvoloso ma la tendenza è verso un graduale aumento della nuvolosità con precipitazioni in intensificazione a partire dal teramano. In particolare, tra la serata e la nottata si prevedono precipitazioni diffuse, anche temporalesche accompagnate da raffiche di bora, specie sul versante orientale e sulle zone pedemontane orientali.
La neve inizialmente cadrà al disopra dei 2000-2200 metri ma tenderà a scendere a quote più basse in nottata. Nel weekend è previsto un ulteriore calo della quota neve intorno ai 600-800 metri, ma localmente anche a quote più basse (400-500 metri), specie durante i rovesci intensi.
Domani sono previste locali schiarite, specie in mattinata e nel pomeriggio, tuttavia la tendenza è verso un nuovo peggioramento nel corso del weekend. Nel corso delle prossime ore, dunque, è previsto un rapido peggioramento del tempo sulle regioni centrali e sul versante adriatico per il passaggio del fronte freddo che darà luogo a fenomeni localmente intensi su Marche e Abruzzo; atteso un generale rinforzo dei venti di bora nel corso della serata e nella giornata di domani, tuttavia l’aria fredda irromperà nel fine settimana e manterrà attive condizioni di instabilità soprattutto al centro-sud e sulle regioni adriatiche dove è prevista una generale diminuzione delle temperature e nevicate a quote relativamente basse.
Venti molto forti, temperature in calo di 10-12 gradi e nevicate sopra i 700 metri. Annunciata nei giorni scorsi, la perturbazione di origine siberiana raggiungerà l'Italia nelle prossime ore, anche se i fenomeni più marcati si verificheranno tra venerdì e domenica. Secondo gli esperti, il maltempo comincerà giovedì a farsi sentire con piogge scarse e locali sulle regioni adriatiche, quelle centrali tirreniche e le zone appenniniche centro settentrionali.
Previsti anche venti in aumento e temperature in calo, specie al nord. Per venerdì atteso un ulteriore peggioramento, con piogge al sud e sul versante adriatico, venti forti su nord e nord est che si estenderanno nel corso della giornata a tutta l'Italia. L'aria fredda proveniente dall'Artico porterà un brusco calo di temperature, previsto nell'ordine di 10-12 gradi rispetto a quelle attuali, soprattutto sul nord -est e sulle regioni centrali adriatiche.
Un ulteriore abbassamento delle temperature gli esperti lo prevedono tra sabato e domenica, dovuto anche ai forti venti di tramontana sulle regioni settentrionali e tirreniche. Sul versante adriatico e sull'Appennino, invece non si escludono frequenti precipitazioni che potrebbero trasformarsi in nevicate oltre i settecento metri. Lunedì non ci dovrebbero essere miglioramenti, anche se al momento si tratta solo di indicazioni di massima. Dunque, riapriamo gli armadi e tiriamo fuori cappotti, giacconi e giacche al vento!
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18/10/2007
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