Di Ruscio: "Vi spiego il mio no sul Cda Steat"
Fermo | Il sindaco di Fermo motiva il veto esercitato ieri, e va all'attacco: "Hanno già convocato una nuova assemblea per modificare lo statuto; bel concetto di democrazia, se non si riesce a raggiungere gli obiettivi si cambiano le regole del gioco".
Il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio
dal sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio riceviamo e pubblichiamo:
"Ritengo opportuno, dopo lo svolgimento dell'assemblea dei Soci Steat di ieri 6 novembre, in risposta alle dichiarazioni del Presidente della Provincia Massimo Rossi, precisare meglio la posizione del Comune di Fermo in merito alla situazione della Steat. Premesso che in linea generale Fermo ha scelto per le sue società controllate tre membri per il Consiglio d'amministrazione, se non l'amministratore unico, stessa posizione porta avanti per quel che riguarda il rinnovo dei vertici della Steat.
Nell'assemblea di ieri è stato evidenziato che, Comuni e Provincia, per avere un Cda composto da 5 membri, dovrebbero versare la somma complessiva di 1.200.000 Euro, per le rispettive quote di capitale entro il 30 aprile 2008, altrimenti bisognerebbe ridurre nuovamente il Cda entro la stessa data a 3 membri. E' evidente che tutti siamo d'accordo sulla necessità di ricapitalizzare la Steat, ma c'è un obbligo di legge nel caso in cui ci sia un passivo che riduca di oltre 1/3 il capitale sociale. E' altrettanto evidente che un conto è ricostituire il capitale sociale nel quantum necessario per mettersi in regola ed un conto è l'aumento del capitale finalizzato ad avere più rappresentanti nel Cda.
L'Amministrazione Comunale di Fermo è fortemente convinta della necessità di ricapitalizzare l'azienda, ma questo dovrebbe avvenire secondo le possibilità della Provincia e dei Comuni. Rispetto all'obiezione mossa dal Presidente Rossi alla mia proposta di ridurre a 3 membri il Consiglio di Amministrazione, la designazione di 2 dei 3 membri non competerebbe al solo Comune di Fermo, come sostiene, ma all'intera assemblea dei Sindaci e quindi ai 38 comuni su 40 della Provincia di Fermo oltre ad altri enti locali della Zona Montana. E se per il Presidente Rossi si tratta di una questione di immagine, nel caso in cui si raggiunga l'accordo con gli altri Comuni, il secondo membro del Cda potrà essere nominato secondo l'indicazione dello stesso Presidente.
Il problema reale della Steat rispetto a tutte le altre società di trasporti consiste nel fatto che ha meno Km per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano ed un minor costo riconosciuto per i Km attribuiti. Tutto questo non fa che aumentare il deficit, tamponato con misure straordinarie della Regione fino a tre anni fa e da allora la società è in perdita. Sottolineo che la Steat è una società strutturalmente in deficit e che, pertanto anche se ad aprile 2008 noi elevassimo il capitale sociale a 2 milioni di Euro, alla fine dell'anno 2008 avremmo perso almeno 200/300 mila euro.
E ad aprile 2009 sarebbe comunque necessaria una riduzione del capitale sociale del Cda, a meno che i Sindaci non si mettano di nuovo le ‘mani in tasca' per tamponare la situazione. Non è giusto che i cittadini fermani continuino ad avere comunque meno servizi rispetto agli altri Comuni per colpa della Regione ed a pagare di più.
L'atteggiamento del presidente Rossi non fa che coprire le negligenze della Regione e penalizzare il territorio fermano. L'aumento del capitale sociale è necessario, ma i Sindaci non possono garantire tale misura per l'aprile 2008, dato che non è possibile recuperare risorse sull'anno finanziario 2007, ormai quasi concluso, mentre la predisposizione del bilancio per l'esercizio 2008 è in itinere e non sappiamo se ci sarà la disponibilità per raggiungere i livelli richiesti.
Auspico pertanto un aumento di capitale graduale. Inoltre la società Steat non viene certamente messa a repentaglio per un ritardo di nomina di 15 giorni del Consiglio di Amministrazione, dato che il Cda opera in regime di prorogatio ed ha pertanto piena facoltà di esercitare le sue competenze.
Sottolineo inoltre quanto segue: il presidente Giorgio Ruggeri ha fissato il Cda per giovedì 08 novembre, per riconvocare la prossima assemblea dei soci ed all'ordine del giorno ha inserito una proposta ai soci di deliberare per la modifica dell'art. 18 dello Statuto Sociale. Articolo quest'ultimo che ha permesso al Sindaco Di Ruscio di rinviare di 15 giorni la nomina del Cda per consentire a tutti i Sindaci di avere un quadro più chiaro sulla situazione debitoria della società, sull'aumento di capitale necessario e sulle eventuali risorse che ciascun Comune dovrà trovare per ricapitalizzare l'azienda. Strano concetto di democrazia questo: se non si riesce a raggiungere il proprio obiettivo si cambiano le regole del gioco.
Invito i rappresentanti del Comune di Fermo insieme al Cda ed a tutti quelli dei Comuni che abbiano a cuore la vita democratica del Paese, ad esser contrari a questa proposta. Il Presidente Rossi ha detto di voler aumentare il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione della Transfer (la società satellite della Steat che si occupa di sottoservizi del trasporto extraurbano, ndr) da tre a cinque, anche questo in nome della riduzione dei costi della politica?"
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07/11/2007
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