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Oggi il Fondatore dei Frati Francescani della Immacolata nella Chiesa di San Domenico in Teramo.

Teramo | Sabato 15 dicembre 2007 solenne Messa delle ore 18 con P. Stefano Maria Manelli. Tutta la comunità religiosa in festa. P. Rosario Sammarco: “I Francescani dell'Immacolata hanno un legame particolare con questa città". Ha dato i natali al papà di Manelli.

di Nicola Facciolini

E' un Natale 2007 davvero speciale per i fedeli teramani. Neve permettendo, oggi sarà di nuovo festa grande nella comunità dei frati dell'Immacolata del convento di San Domenico a Teramo.

Oggi pomeriggio di sabato 15 dicembre 2007, infatti, la Santa Messa delle ore 18 nella chiesa di San Domenico sarà concelebrata dal padre fondatore dell'Ordine religioso dei Frati dell'Immacolata, il sacerdote "teramano" P. Stefano Maria Manelli. E abbiamo ragione di credere che l'intera comunità cittadina e religiosa della diocesi di Teramo-Atri, parteciperà alla messa in spirito di fratellanza cristiana e devozione filiale.

"Ave Maria! Benvenuti, buoni Frati dell'Immacolata! La Comunità cattolica aprutina Vi accoglie! Che Dio e la Sua Madre Immacolata ci ricolmi di ogni grazia e benedizione!", sono state le parole del nostro vescovo Mons. Michele Seccia, pronunciate nel giorno dell'insediamento della nuova comunità religiosa nel convento di San Domenico a Teramo: migliaia di cittadini parteciparono alla solenne concelebrazione eucaristica di sabato 6 ottobre 2007.

Con la partenza dei Padri Domenicani dalla Città di Teramo e dalla Regione Abruzzo, i fedeli teramani non hanno mai perso la speranza ed oggi ringraziano il Signore per la presenza della nuova comunità religiosa dei giovani frati francescani dell'Immacolata, nel convento di Corso Porta Romana. Comunità che a Teramo è attualmente composta da due sacerdoti (P. Rosario e P. Giovanni) e due fratelli religiosi (i frati filippini fra Corrado e fra Ilario).

Rettore è stato nominato P. Rosario M. Sammarco, nato a Manduria (Ta) nel 1976. Sacerdote dal 2001, è stato dal 2002 Rettore di diverse chiese tra Roma e Imperia. Ha difeso la Tesi Dottorale in Teologia lo scorso 11 maggio 2007 a Roma. E' redattore capo del periodico religioso Il Settimanale di Padre Pio e collabora con diverse riviste ed emittenti radio televisive dell'Istituto e non.

La Santa Messa sarà concelebrata dal Ministro Generale dei frati francescani dell'Immacolata, e, forse, dal Segretario Generale, P. Bernardino M. Abate e dal Consigliere Generale incaricato per le Comunità in Europa, P. Alessandro M. Apollonio.

Padre Rosario ci ricorda i carismi dell'Ordine dei FI. "I Frati Francescani dell'Immacolata - spiega P. Rosario - sono un Istituto Religioso di Diritto Pontificio (quindi approvati definitivamente dalla Santa Sede) fondato nel 1990 da P. Stefano M. Manelli e P. Gabriele M. Pellettieri. La loro spiritualità si ispira a quella di San Massimiliano M. Kolbe, il francescano polacco Martire ad Auschwitz il quale fondò nel 1917 la Milizia dell'Immacolata animato dalla ferma convinzione che la salvezza del mondo dalla barbarie passava solo attraverso il Cuore di Cristo e che la via più facile, sicura e bella per arrivare a questo Cuore è la Consacrazione illimitata di sé all'Immacolata".

Secondo San Massimiliano, quindi, bisognava utilizzare tutti i mezzi leciti che la scienza e la tecnologia mettevano a disposizione per diffondere la devozione e la consacrazione illimitata di sé all'Immacolata tra le anime.

"Da qui, un apostolato che, già ai suoi tempi, lo vide coinvolto con la Stampa e con la nascente Radio da un capo all'altro del mondo. Quando, una trentina d'anni dopo la morte del Santo, il Francescano Minore Conventuale P. Stefano M. Manelli si trovò dinanzi all'appello del Concilio Vaticano II che chiedeva ai religiosi un ritorno alle origini tenendo conto delle esigenze dei tempi moderni pensò subito a lui e chiese ai suoi Superiori un convento per poter riprodurre la vita condotta da s. Massimiliano in Polonia".

Gli affidarono il Santuario della Madonna del Buon Consiglio a Frigento (AV), ma ben presto non bastò più. Si dovettero aprire nuovi conventi, in Italia e all'estero. Nel 1990 Giovanni Paolo II stabilì che i frati che aderivano all'ideale proposto dal P. Manelli diventassero un nuovo Istituto che in breve si sparse in tutto il mondo. Nel volgere di pochi anni sono arrivate poi anche le Suore Francescane dell'Immacolata, le Clarisse dell'Immacolata, e il movimento laicale "Missione dell'Immacolata Mediatrice" che raggruppa i laici che vogliono partecipare di questa spiritualità".

"I Francescani dell'Immacolata - spiega P. Rosario - vivono la Regola Francescana Bollata da Papa Onorio III, cui aggiungono una testo preparato dal P. Manelli nel 1970 che mette in luce l'aspetto mariano del francescanesimo e lo concretizza in un voto particolare, chiamato Voto Mariano: è il voto della totale ed illimitata consacrazione di sé all'Immacolata. È un voto che impegna alla conoscenza, all'approfondimento, e alla diffusione di tutto quanto fa riferimento alla Madre di Dio e che diventa anche disponibilità irrevocabile ad andare in missione se chiamati dall'obbedienza. Sempre in linea con le esigenze di questo voto e gli insegnamenti di San Massimiliano Kolbe, i Francescani dell'Immacolata si dedicano molto all'apostolato con i mass-media". Gestiscono in tutto il mondo diverse emittenti radio e televisive; hanno una casa editrice propria, e un portale web:"www.immacolata.ws".

"I Francescani dell'Immacolata hanno un legame particolare con questa città in quanto è la città di nascita di Settimio Manelli, papà di P. Stefano M. Manelli, fondatore e attuale Ministro Generale dell'Istituto. Hanno pertanto accettato con gioia particolare l'invito del Vescovo Diocesano, Mons. Michele Seccia, che li invitava a sostituire la Comunità dei PP. Domenicani che è stata costretta a lasciare la città. Certo, non sarà facile essere all'altezza di Padri della statura di Padre Benedetto Carderi, P. Reginaldo Mazzei, P. Bernardino Di Blasio e degli altri Domenicani che hanno reso tanto benemerito questo convento. Ma confidiamo in Dio e Maria Santissima".

"Circa l'orario delle S. Messe - rivela P. Rosario - ho predisposto un orario feriale, che si può considerare definitivo e uno festivo. In pratica, nei giorni feriali c'è la S. Messa alle ore 7 del mattino, seguita dal S. Rosario, e alle ore 18, seguita dalla recita dei Vespri, del Rosario e dall'adorazione e Benedizione Eucaristica. Nei giorni festivi ci sono due S. Messe al mattino alle ore 9 e alle ore 11:30. In serata, alle 18:30 c'è la recita del Vespro con il Rosario e l'Adorazione Eucaristica. Prevediamo una Santa Messa delle ore 16 nei giorni di festività religiosa. In linea di massima per le confessioni siamo disponibili durante gli orari di apertura della Chiesa di San Domenico e cioè nei giorni feriali dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 20. Nei giorni festivi la mattina apriamo alle 8 e chiudiamo alle 12:30; il pomeriggio apriamo alle 17 e chiudiamo alle 20". Benvenuti, buoni Frati dell'Immacolata! La comunità aprutina cattolica Vi Accoglie! Che Dio e la Sua Madre Immacolata ci ricolmi di ogni grazia e benedizione!

 

* * *
"Col pensiero alla Patria Celeste"
(di Padre Stefano M. Manelli, FI)


«Innalzate la mente piena di fede
alla patria celeste e ad essa
siano rivolti tutti i nostri palpiti
e tutte le nostre aspirazioni» (Padre Pio).

È veramente grande la grazia della Vita eterna nel Cielo a cui Dio vuole che tutti arriviamo passando attraverso questa terra d'esilio, attraverso questo mondo che, invece, sta tutto «posto sotto il maligno» (1Gv 5,19) e che si rivela sempre seduttore e ingannatore.

È sotto gli occhi di tutti, infatti, lo scenario di questo mondo che potrebbe e dovrebbe essere il luogo dell'esercizio di ogni virtù per meritare il premio della Vita eterna nei Cieli di Dio, e invece è molto più il luogo di ogni nefandezza e miseria che fanno meritare la dannazione eterna nelle bolge infernali del regno di satana.
Sia davvero ringraziato e glorificato il Signore perché ci ha donato la speranza della Vita eterna nei Cieli del Paradiso se vivremo fedeli ai suoi Comandamenti, al suo Vangelo, alla sua Chiesa, camminando con fiducia sui passi di Cristo e di Maria, come hanno fatto i Santi.

Purtroppo, il mondo e la carne, il demonio e i suoi satelliti tiranneggiano e schiavizzano gli uomini rinchiudendoli nei pozzi neri della corruzione dei costumi, degli errori che frantumano la Fede e la Verità, del caos sociale che alimenta violenza e sangue, guerra e terrorismo, stragi e ingiustizie a livello planetario.

In questo mondo è il regno di satana, è il regno del dio dei morti che vuole conquistare, dominare e trascinare all'inferno l'umanità intera, contro il Regno di Cristo, il Regno del «Dio dei vivi» (Lc 20,38) che vuole, invece, conquistare tutti gli uomini per condurli in Paradiso, nell'eterna Beatitudine della visione e del godimento di Dio.

E di fronte allo scenario raccapricciante del regno di satana in questo mondo di peccati contro Dio (ateismo, paganesimo, satanismo, massoneria, eresie, ecc.) e contro l'uomo (aborto, guerre, terrorismo, contraccezione, eutanasia, divorzio, omosessualità, droga, ecc.), ha ben ragione Padre Pio di esortarci con le sue parole piene di vita e di speranza nelle realtà dell'aldilà che ci attende: «Innalzate la mente piena di fede alla patria celeste e ad essa siano rivolti tutti i nostri palpiti e tutte le nostre aspirazioni».

Padre Pio ci ripropone il pensiero di san Paolo che diceva ai primi cristiani: «Cercate le cose di lassù, [...] gustate le cose di lassù, non quelle della terra» (Col 3,1-2).

(Fonte: Il Settimanale di Padre Pio, 14-12-2007).

15/12/2007





        
  



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