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Tutti i particolari del delitto di Campli

Campli | L'omicidio si sarebbe verificato al termine di una ennesima lite scoppiata nella stanza dove la giovane coppia cinese stava cenando.

di Nicola Facciolini

(Foto d'archivio)

Ancora sangue in Val Vibrata. Una coltellata dritta al cuore ha posto fine alla felicità di una giovane coppia di sposi cinesi in provincia di Teramo. Un delitto all'arma bianca con la quale una donna di 24 anni avrebbe ucciso il marito 26enne, anch'egli di nazionalità cinese.

Il delitto è avvenuto poco dopo la mezzanotte del 16 gennaio scorso. La donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio, dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba Adriatica (Te). I particolari del delitto sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che il capitano Pompeo Quagliozzi ha tenuto nella caserma "Isaia Ceci" di Alba Adriatica. La lama del coltello da tavolo sarebbe stata affondata nel petto della povera vittima, Hantie Zhao, di 26 anni. Sarà il probabile esame autoptico a chiarire la dinamica. La morte sarebbe avvenuta per dissanguamento.

A colpire il giovane, che a quanto pare teneva in bracco il figlioletto di un anno, la moglie S.L.H., di 24 anni con la quale era sposato da quasi due anni. Ancora una moglie che uccide il marito in Val Vibrata. Il capitano Quagliozzi avrebbe definito il delitto "un omicidio doloso d'impeto". Zhao Hantie sarebbe stato assassinato dalla giovane moglie in attesa di un altro bambino, nella loro abitazione. L'uomo, in regola con il permesso di soggiorno come la compagna, gestiva un'azienda tessile di pantaloni. Descritto come un individuo dal carattere difficile, la vittima sembra che al momento del tragico evento avesse addirittura in braccio il figlio di appena un anno. Ma è tutto da confermare.

L'omicidio si sarebbe verificato al termine di una ennesima lite scoppiata nella stanza dove la coppia stava cenando. La donna avrebbe afferrato un coltello acuminato e glielo avrebbe conficcato nel cuore. Un colpo violentissimo, sufficiente a spezzare la giovane vita, forse con una morte non istantanea. La vittima aveva addosso un giubbetto tutto insanguinato. All'arrivo dei carabinieri in casa della coppia la scena del crimine era intatta. La donna, sotto choc, era ancora in camera.

Ai suoi piedi il coltello insanguinato. La tragedia si è consumata in un modesto appartamento al pianterreno di un'abitazione di Sant'Onofrio di Campli, in provincia di Teramo, locale ricavato accanto all'opificio di cui era titolare la vittima e che dà lavoro a una ventina di operai, connazionali cinesi protagonisti del fatto. La sfortunata coppia del Celeste Impero, "vittima" purtroppo dell'ennesima tragedia in Val Vibrata (l'ultimo efferato fatto di sangue è relativo al duplice omicidio dei coniugi Masi consumato a Nereto nel giugno 2005; un altro cinese era stato ucciso a Civitella del Tronto nel 2004) era a Sant'Onofrio da appena un anno e mezzo, dopo essersi trasferita da Torino.

Nulla lasciava però presagire l'irreparabile. I Teramani non possono che esprimere la loro solidarietà alla comunità cinese, a chi lavora e vive onestamente del proprio lavoro, ma anche la forte preoccupazione per una vicenda tragica che merita la giusta considerazione di chi di dovere. I due avrebbero litigato nella serata di mercoledì 16 gennaio, in maniera molto vivace, secondo la ricostruzione fornita dai militari sulla base di chi conosceva la coppia. Dunque saranno tutte da chiarire le cause di questo improvviso sussulto emotivo che avrebbe motivato e scatenato la reazione della donna, altrettanto violenta e tragica.

La coniuge, infatti, lo avrebbe ucciso e, secondo i militari che hanno raccolto la testimonianza, nello stesso tempo avrebbe rischiato di colpire anche il loro piccolo, in braccio al papà, investito dagli fiotti di sangue. Le urla hanno richiamato naturalmente l'attenzione della madre dell'uomo, che abita al piano superiore, e di alcuni operai che hanno soccorso Hantie Zhao e lo hanno portato in macchina al vicino ospedale di Sant'Omero (Te) dove però il cinese pare sia arrivato senza vita.

La donna si è lasciata arrestare dai carabinieri giunti prontamente sul posto. Quando i militari del Norm della compagnia di Alba Adriatica, con il capitano Pompeo Quagliozzi, hanno raggiunto l'abitazione, la donna era immobile nella camera da letto, "congelata" nel tempo e nello spazio nella stessa posizione che un poco prima l'aveva vista nell'atto di assassinare il proprio marito, con accanto l'arma del delitto.

La donna è stata arrestata e trasferita nel carcere di Teramo (Castrogno) assieme al figlioletto e al nascituro che molto presto verrà al mondo. Ora non resta che attendere l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale di Teramo e lo sviluppo delle indagini: la donna sarà a disposizione del magistrato inquirente. La tragedia ha ovviamente scosso l'ambiente vibratiano di Sant'Onofrio, popolosa frazione di Campli, e dell'intera provincia di Teramo senza omicidi dal 2005 che ora passano a un triste +100% nelle statistiche del 2008.

In Val Vibrata la comunità cinese è abbastanza attiva e numerosa: gran parte dei 500 cittadini del Celeste Impero lavora in opifici come quello gestito dalla vittima, una ventina in totale nella zona, dove si producono capi di abbigliamento, reddito e ricchezza. Le forze dell'ordine, a presidio dell'ordine pubblico e della legalità, cosa possono contro l'efferata violenza privata? E' sulla prevenzione che bisogna contare, sull'integrazione socio-culturale che bisogna investire risorse, per conoscere e agire in tempo utile. Cosa sta succedendo in Val Vibrata? Nel 2008 abbiamo già il 100% in più di omicidi in provincia di Teramo. I cittadini vogliono risposte certe.

17/01/2008





        
  



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