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Palme e "punteruolo rosso", siamo ai giorni della verità

San Benedetto del Tronto | Con i primi caldi i dannosissimi insetti potrebbero iniziare la loro opera di distruzione. Comune e Assam sono impegnati in un'opera di prevenzione. A Grottammare si sono già verificati ben 30 casi di palme infestate.Ciò non farebbe sperare per il meglio.

di Marco Braccetti

(Foto d'archivio)

Le prossime settimane saranno decisive. Si capirà se sarà stato efficace il lavoro di prevenzione e monitoraggio messo in campo negli ultimi mesi da decine di esperti per scongiurare la prolificazione del temuto "punteruolo rosso" (un insetto che attacca ed uccide gli alberi di palma). E' durante questo periodo, con le giornate che si fanno sempre più calde, che l'animale riprende la sua dannosa attività e così i tecnici comunali iniziano a prendere le dovute contromisure.

"Insieme al personale dell'Assam Marche - l'Agenzia Servizi Settore Agroalimentare ndr - stiamo posizionando delle trappole in alcuni punti strategici della città", afferma Lanfranco Cameli, responsabile dell'Ufficio Parchi e Giardini del Comune. Sono all'incirca venti e vengono posizionate sugli alberi. Le trappole contengono dei feromoni capaci di attirare i ‘punteruoli' per poi imprigionali. "Dobbiamo però stare ben attenti al posizionamento delle trappole. - continua Cameli - Piazzandole a poca distanza l'una dall'altra rischieremo di avere un effetto controproducente: si attirerebbero più insetti di quanti esse possano catturare".

I tecnici, inoltre, continuano il lavoro di ispezione. Occorre controllare la cima di ogni pianta. L'unico segnale di malattia, infatti, è l'abbassamento delle fronde più alte. E quando ciò avviene l'attacco del punteruolo è già alla fase finale. In questo caso l'unica cosa che resta da fare è abbattere l'albero. Al momento,purtroppo, non esistono trattamenti preventivi.

Negli scorsi mesi si sono verificati diversi focolai d'infestazione. A Grottammare sono state abbattute 30 palme. Una soltanto a San Benedetto. L'arbusto in questo caso apparteneva ad un giardino privato.

Il fatto che si siano verificati già diversi casi di contagio non fa dormire sonni tranquilli ai tecnici chiamati a scongiurare l'epidemia. Si incrociano le dita e si mettono a punto le ultime strategie per scongiurare il peggio. Stiamo entrando nel periodo critico. Speriamo bene.

11/05/2008





        
  



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