Massi definitivamente con Forza Italia
Ancona | E' di oggi il comunicato stampa nel quale è decretata la confluenza dell'ex leader UDC Marche al partito di Silvio Berlusconi
di Simone Menin
Francesco Massi, Per le Marche
Fece opposizione all'attuale Governatore Gianmario Spacca perdendo da candidato Presidente alle ultime elezioni regionali del 2005 con il 38,6% contro il 57,7% di Spacca. Furono 336.350 i marchigiani che lo votarono. Ora, anche se già si sapeva da molto, è ufficiale il passaggio di Francesco Massi, ormai ex scudo crociato, tra le file del neonato Partito del Popolo della Libertà.
Nella nota inviata dalla segreteria del nuovo forzista si legge:
"Il Coordinatore Nazionale di Forza Italia, On. Denis Verdini, d'intesa con il Coordinatore Regionale delle Marche, On. Remigio Ceroni, con il Capogruppo Consiliare Regionale, Franco Capponi, con il Sen. Francesco Casoli e con il Sen. Salvatore Piscitelli, ha concordato con Francesco Massi (ex Udc) la sua confluenza nel Gruppo di Forza Italia alla Regione Marche con la formula della federazione tra i Gruppi (Forza Italia e quello finora autonomo di Massi denominato "Per le Marche").
Tale passaggio è la conclusione logica e coerente del percorso che Francesco Massi ed i colleghi consiglieri regionali di Forza Italia e del centrodestra hanno condiviso dalle elezioni Regionali 2005 fino alla campagna elettorale con il PDL nelle ultime elezioni, ottenendo un incremento di parlamentari eletti nella circoscrizione Marche.
L'adesione di Francesco Massi a FI è determinata dal comune entusiasmo per il lavoro da svolgere insieme per la costruzione di quel Partito unico del Centrodestra italiano, grande intuizione del Presidente Berlusconi, che gli italiani hanno richiesto e legittimato con il voto di aprile e che si baserà sui valori fondamentali del Partito Popolare Europeo".
E' l'ultimo dei tanti passaggi politici verso il partito dell'industriale che ha creato dal nulla la città di Milano, sfruttandone il nome latino Mediolanum, sviluppando diversi quartieri abitativi e facendo crescere zone industrializzate dal nulla come funghi. Soprattutto dopo il passaggio di Follini, visto come il traditore da tanti fedeli allo scudo crociato, e dopo le ultime elezioni, il numero di politici che hanno seguito questa scia è andato via via a prendere consistenza esponenziale, lasciando a bocca aperta e anche un pò di amarezza nei tanti che da una vita associavano un certo uomo politico ad un certo sistema attuativo in fatto di amministrazione.
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10/07/2008
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