Dall'Assessore all'urbanistica di Fermo Michele Rastelli riceviamo e pubblichiamo: 

Ferma restando la posizione di Fermo Libera di contrarietà alla centrale e annessi qualora il tavolo tecnico dovesse stabilire che tale tipo di riconversione non è poi così innocua per la salute dei cittadini e per l'ambiente come inizialmente l'Assessore Petrini ci aveva detto, credo vada tuttavia fatta qualche riflessione su quanto affermato dal Comitato Val d'Ete-San Girolamo-Montone.

Come si fa, oggi, a tentare di addossare le responsabilità di questa riconversione al Comune di Fermo quando è noto che per la riconversione esso proponeva tutt'altra cosa? Quando Petrini, Rossi, Sindacati, proprietà, etc...hanno imboccato a testa bassa questa strada il Comune di Fermo diceva sulla stampa e in ogni luogo che così non si sarebbe andati da nessuna parte, quanti comitati spontanei sono sorti per dargli man forte? Nessuno.

I pochi soloni che parlavano sentenziavano che essendo Regione e Provincia di centro sinistra la posizione del Comune di Fermo era dettata da contrapposizione politica. E quanti comitati spontanei hanno preso carta e penna per stigmatizzare l'assurda posizione del PD che va in ogni luogo a dire che la centrale è inquinante poi dice che deve essere il Sindaco a scegliere il sito?

A parte che è stato il PD a presentare una mozione in Consiglio Comunale per spinger il Sindaco ad accettare la centrale, comunque se oggi la ritiene pericolosa, coerentemente dovrebbe ammettere di essersi sbagliato e dire al Sindaco di non farla, non che spetta a lui decidere il sito.

Altrimenti se ne dovrebbe dedurre che sia più importante incastrare il Sindaco per tutelare la salute dei cittadini.