'Caso Ballarin': monta la polemica tra Gaspari e il Popolo della Libertà
San Benedetto del Tronto | Dopo le dichiarazioni del Sindaco la replica: "Gaspari si scusi per questa figuraccia. Noi abbiamo sempre lavorato per il bene della città". Per i consiglieri del Pdl la riqualificazione targata Tschumi è archiviata. Si pensano possibili alternative.
Un momento della conferenza stampa. Da sinistra: Vignoli, Piunti, Gabrielli, Poli, Assenti
C'è un punto di accordo tra il Popolo della Libertà e la maggioranza targata Gaspari: tutti sono dell'idea che l'area Ballarin vada riqualificata. Per il resto le strade si dividono e tra i due schieramenti politici le distanze sembrano siderali. "Per riqualificare occorre prima avere un progetto il più possibile condiviso dalla città - valuta Bruno Gabrielli - Mentre qui si è proceduto alla rovescia. Prima si è trovato chi doveva redigere il progetto e poi tutto il resto".
A rimarcare ancor di più tale distanza c'hanno pensato i consiglieri comunali Assenti, Gabrielli, Piunti, Poli e Vignoli che nella mattinata di martedì 16 settembre hanno incontrato la stampa per chiarire la loro posizione per rispondere alle affermazioni del Sindaco Gaspari: "Questi signori vogliono il bene o il male della città?" si era chiesto polemicamente ieri il primo cittadino (vedi l'articolo correlato).
La risposta non tarda ad arrivare: "Siamo dalla parte della città e l'abbiamo dimostrato durante gli anni della passata Amministrazione, quando sono state realizzate opere pubbliche importantissime, vedi il nuovo lungomare. Non siamo degli sciacalli - continuano i consiglieri di minoranza - ma esaminiamo criticamente l'opera di questa Amministrazione. Inoltre siamo sempre disponibili, peccato che sulla questione ‘Ballarin' non siamo mai stati interpellati. Ci hanno tenuto all'oscuro di tutto".
Gaspari ieri aveva ipotizzato che la Legge Finanziaria potesse essere ‘aggirata' dal fatto che la Fondazione Carisap realizzerebbe una grande opera di pubblica utilità. Senza alcun interesse privato e senza alcuna speculazione. Almeno a detta del Sindaco. Così non è per l'opposizione, convinta che La Fondazione Carisap per rifarsi dell'investimento di 10milioni di euro dovrà effettuare delle operazioni di speculazione economica. E tale aspetto farebbe rientrare appieno il ‘Caso Ballarin' nel vincolo di inalienabilità decennale. I consiglieri quindi considerano ormai archiviata l'ipotesi ‘Ballarin'.
In alternativa al Ballarin i consiglieri pongono sul tavolo tre importanti zone della città, ossia Brancadoro, ex Campo Europa e Peep SS Annunziata. Sono solo ipotesi di scuola perché, ricodriamolo, la Fondazione pretende che l'area interessata dalla riqualificazione targata Tchumi divenga di sua proprietà.
"La fondazione Carisap - continuano i consiglieri - ha più volte rimarcato il fatto di non aver richiesto l'area del Ballarin percui ci piacerebbe capire il perché di questo accanimento per quel sito da parte del Sindaco. Volevamo dare il nostro contributo e oggi si capisce di quanto ce ne fosse stato bisogno, solo che il primo cittadino, come accade spesso, ha voluto fare tutto da solo".
"Auspichiamo fortemente che l'investimento della Fondazione Carisap resti a San Benedetto. - afferma Pasqualino Piunti - Ma ci conforta l'idea che, a detta del Sindaco, in Fondazione abbiamo due grandi amici e contestualmente ci auguriamo che questa ulteriore brutta figura che sta veicolando negativamente il nome della nostra città, possa servire a qualcuno come un salutare bagno di umiltà che gli impedisca per il futuro di dover arrampicarsi sugli specchi ben sapendo di essere sprovvisto di ventose". Piunti conclude sottolineando come rimanga il mistero di come sia possibile che in una Amministrazione importante come quella sambenedettese e con un apparato burocratico sostanzioso nessuno si sia accorto dell'impossibilità dell'operazione.
"In tutta questa situazione ci sono gravi responsabilità politiche. - tuonano Vignoli ed Assenti - Prima di prendersela con l'opposizione Gaspari si scusi con la città per l'innegabile figuraccia".
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16/09/2008
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