Le politiche si avvicinano, mancano ormai solo tre mesi alle elezioni ed il fermano è in fermento per la scelta dei candidati che si giocheranno un posto in parlamento il prossimo 9 aprile.

Nel centrosinistra, se fino a qualche tempo fa sembrava abbastanza probabile in casa Ds la candidatura del segretario provinciale Francesco Verducci, la situazione oggi sembra molto meno certa, tant’è che domattina, alle ore 12, si presenterà ufficialmente un comitato intenzionato a sostenere la candidatura di Roberto Vallasciani, l’imprenditore grottese, proprietario della dribbling e vicepresidente Anci. Una candidatura che si è fatta col passare del tempo sempre più solida, e che sembra ormai aver sorpassato nei gradimenti quella del fermano Verducci.

Tutto ha avuto origine probabilmente lo scorso novembre: già prima il nome di Vallasciani era circolato come possibile candidatura, ma la sua figura ha con ogni probabilità guadagnato grande credito in un freddo pomeriggio novembrino, quando in un convegno, alla presenza dell’ex ministro Pierluigi Bersani, Vallasciani, seduto tra il pubblico, intervenne a sorpresa. In un quarto d’ora infuocato, criticò la dirigenza Ds, tra cui lo stesso Verducci: “Avevi il mio numero – lo ammonì – potevi chiamarmi per questo appuntamento, e se questo è un convegno sul lavoro, dovevate essere tutti in platea ad ascoltare i veri problemi dei lavoratori”. Non solo. Nel corso di quei minuti, il numeroso pubblico del Centro congressi San Martino si fece trasportare dalle parole dell’imprenditore: davanti agli sguardi imbarazzati del segretario provinciale Verducci e di quello regionale Vannucci, il popolo Ds applaudiva a scena aperta Vallasciani, che dai problemi del mondo della calzatura si allargava alle colpe del partito, alle primarie del centrosinistra in Sicilia, citava Che Guevara, richiamava il valore della parola compagni ed invitava a non seguire logiche d’interesse.

E da quel giorno, dal calore che Vallasciani era riuscito a suscitare nella gente, insieme alle competenze in un settore bisognoso di attenzioni, in molti hanno probabilmente pensato che potesse davvero trattarsi dell’uomo giusto da mandare a Montecitorio. Il resto sarà storia dei prossimi giorni; nel frattempo, tra poche ore si conosceranno i volti del comitato che cercherà di convincere i Ds ad avallare la sua candidatura.