Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Commemorata la Giornata della Memoria per il 27 gennaio 2007

| TERAMO - Il Comune e la Prefettura di Teramo onorano Giovanni Palatucci che salvò la vita a più di 5 mila ebrei. Per non dimenticare la Shoà del popolo ebraico. Chiodi : “Non possiamo dimenticare la Shoà”.

di Nicola Facciolini


Per commemorare la Shoà, l’annientamento del popolo ebraico e l'orrore dell'antisemitismo e dell’antisionismo, a Teramo una strada è stata intitolata, il 27 gennaio 2007, a Giovanni Palatucci, morto a 36 anni nel campo di sterminio di Dachau a pochi giorni dalla Liberazione. E’ l’iniziativa per la Giornata della Memoria, organizzata dall’Amministrazione Chiodi e dalla Prefettura di Teramo. “Ricordare è utile alla ricostruzione di una memoria condivisa europea, elemento base per l’affermazione dei principi della Costituzione e dei diritti di cittadinanza – dichiara il sindaco Gianni Chiodi - il Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, rappresenta oggi uno strumento di conoscenza indispensabile per educare alla pace e alla tolleranza”.

La via e la targa intitolate a Palatucci onorano la memoria dell'uomo, per cui è stato avviato anche il processo di beatificazione, che salvò la vita (secondo la prima conferenza mondiale ebraica) a più di 5 mila ebrei. Così l’Amministrazione Chiodi intende onorare lo sconosciuto commissario di Polizia, dirigente dell’Ufficio Stranieri di Fiume, poi Questore, ritenuto “negligente ed inaffidabile” dai diretti superiori e dalle gerarchie ministeriali, ma che la prima Conferenza mondiale ebraica, svoltasi a Londra nel 1945, accertò avere salvato la vita a più di 5 mila ebrei e che, per questo, nel 1990 dall’Istituzione del Memoriale Ebraico dell’Olocausto fu insignito alla memoria del massimo onore tributato dagli ebrei: il titolo di Giusto tra le Nazioni.

“A questa figura straordinaria di italiano ed al tragico contesto in cui lo stesso si è trovato ad operare tra il 1938 ed il 1944 – spiega il sindaco Gianni Chiodi - è dedicata la nostra Giornata della Memoria 2007”. Al padre che lo sognava avvocato, Palatucci aveva risposto: “voglio aiutare la povera gente senza farmi pagare”. Organizzata dalla Prefettura e dal Comune di Teramo, la cerimonia di inaugurazione della strada in Villa Mosca e della targa ivi ubicata, ha avuto luogo il 27 gennaio alle ore 10 alla presenza del sindaco Gianni Chiodi, del prefetto Francesco Camerino e di tutte le altre Autorità locali, di S.E. il vescovo Mons. Michele Seccia, del prefetto Bruno Frattasi, vice Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno e della Sig.ra Renata Pesaro Sacerdoti, rappresentante del Centro di documentazione ebraica contemporanea. Alle ore 11, presso la Questura di Teramo, si è svolto un momento commerativo della figura di Giovanni Palatucci.

Oltre al saluto delle Autorità, gli interventi del professor Adelmo Marino, docente di Storia presso la locale Università e direttore dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche di Teramo, di P. Piersandro Vanzan, gesuita, redattore di “Civiltà Cattolica”, docente di teologia pastorale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e biografo di Giovanni Palatucci, del quale sta curando la causa di beatificazione.

27/01/2007





        
  



3+1=

Altri articoli di...

Teramo e provincia

17/06/2020
“Cin Cin”: a tavola con i vini naturali (segue)
14/01/2020
L’opera di Enrico Maria Marcelli edita dall’Arsenio Edizioni ha vinto il Premio Quasimodo (segue)
29/12/2019
A Martinsicuro “Natale con le tradizioni” (segue)
19/11/2019
Doppio appuntamento per “Sentimentál” di Roberto Michilli (segue)
13/11/2019
Roberto Michilli presenta il 16 novembre a Campli “Sentimentál” (segue)
24/10/2019
Parte sabato 26 ottobre a Giulianova la rassegna “La pintìca dei libri” (segue)
26/07/2019
Il 28 luglio la premiazione dei vincitori del Premio Letterario “Città di Martinsicuro” (segue)
22/07/2019
Il 25 luglio a Tortoreto Lido fiabe e racconti della Val Vibrata (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji