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Italia Nostra organizza eventi sui luoghi dove correva il Trenino

Fermo | Domenica 2 marzo nell’ambito della prima giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Italia nostra, catturata dal sogno di riattivare il prezioso collegamento che univa i monti al mare, organizza una gita sul vecchio percorso Fermo-Amandola.

Libro La ferrovia


Co.Mo.Do., la confederazione per la mobilità dolce, che raggruppa le più importanti associazioni ambientaliste e del tempo libero, ha proclamato per domenica 2 marzo 2008 la prima giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. In Italia, infatti, ci sono oltre 5700 km di linee dismesse che, se recuperate e riutilizzate come piste ciclo pedonali, possono rappresentare una occasione di valorizzazione e di rilancio turistico, culturale, sociale ed economico dei rispettivi territori.

E' tutto previsto nella proposta di legge per la valorizzazione e la tutela del patrimonio ferroviario in abbandono depositata in Senato, che accontenta anche i nostalgici del trenino poiché prevede anche la possibilità di riattivare il servizio dove sussistano le condizioni. E grazie soprattutto ad Albano Marcarini, presidente nazionale di Co.Mo.Do., la linea dismessa Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola, unica nelle Marche, è stata inserita nello stanziamento di due milioni di euro previsto nella legge Finanziaria dello Stato 2008.

Non poteva mancare all'appuntamento del 2 marzo la sezione fermana di Italia Nostra, che ha organizzato una serie di eventi lungo il tracciato dell'antica Ferrovia Adriatico-Appennino (F.A.A.), voluta sin dal 1877, che dal 1908 al 1956 ha svolto un prezioso servizio tra le città di Porto San Giorgio e Fermo, e la valle del Tenna fino ad Amandola.

Il programma della giornata è ricco e variegato, si va in pullman, ma lungo i 57 km del percorso si aggregheranno ciclisti, podisti, camperisti ed escursionisti a cavallo. Hanno aderito la sezione AVIS comunale di Fermo e i suoi gruppi sportivi, il gruppo BICIPIU' di Chiaravalle, Massimo Cruciani dell'azienda agricola "La nocella" di Amandola.

Gli 80 partecipanti che sono riusciti ad aggiudicarsi il posto in pullman forse riusciranno a sognare il ritorno del trenino. A bordo, oltre al presidente di Italia Nostra Elvezio Serena con i suoi collaboratori, Pino Bartolomei, autore del volume "La ferrovia Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola". Anche Gino Pennacchietti, l'ultimo macchinista, raggiungerà la comitiva.

Un pullman due piani della STEAT partirà alle 8 dalla stazione FS di Porto S. Giorgio, transiterà davanti alla vecchia stazione F.A.A. e si dirigerà verso Fermo, costeggiando la provinciale Castiglionese, per poi superare il sottopassaggio ferroviario nei pressi del cimitero. Dopo una breve sosta alla stazione di Santa Lucia del capoluogo il mezzo scenderà verso la valle del Tenna, dove farà sosta alla ex stazione di Monturano-Rapagnano, recentemente restaurata. Qui i volontari della contrada Molini-Girola di Fermo offriranno la colazione a base di dolci tipici. Stazioni, ponti e viadotti, caselli e fermate: sono le tracce, ancora oggi visibili, del trenino, e scorreranno dai finestrini del pullman insieme al paesaggio, che diventa sempre più attraente man mano che ci si sposta verso l'interno. Tappa obbligata all'Abbazia dei Santi Rufino e Vitale e "scappata" a Montefortino per una visita guidata alla Pinacoteca e al Museo di Arte Sacra.

Nel pomeriggio visita guidata di Amandola: il teatro "La Fenice", il chiostro di San Francesco e la chiesa del Beato Antonio. Dalla stazione capolinea del centro montano, porta del Parco nazionale dei Monti Sibillini, dove una volta arrivava e partiva il treno, passeggiata lungo il percorso della ferrovia, fino al santuario campestre di Santa Maria della Misericordia a piè d'Agello, dove si svolgerà un intrattenimento musicale con Alberto Fabiani (violino) e Luigi Sabbatini (chitarra). La densa giornata si concluderà nella piazza di Servigliano, con l'esibizione del Gruppo Alfieri e Musici Storici del torneo cavalleresco "Castel Clementino".

Il rientro del pullman a Porto S. Giorgio è previsto per le ore 21.

28/02/2008





        
  



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