È ancora in corso presso la sede di Conad Adriatico a Monsampolo del Tronto il secondo incontro tra azienda e sindacati dopo l’apertura della procedura di mobilità per 125 addetti al magazzino. L’azienda è ormai irremovibile sulla strada della cassa integrazione. Si tratta quindi solo sugli incentivi per favorire l’uscita dei lavoratori e l’eventuale reimpiego presso la cooperativa CLO, che inizierebbe la sua attività presso lo stesso stabilimento di Monsampolo.

Ieri si era svolta la settima giornata di sciopero, con un nuovo presidio dinanzi alla sede del Conad, al quale hanno partecipato alcuni sindaci della vallata, rappresentanti della Provincia (il vicepresidente e assessore alla formazione professionale Emidio Mandozzi) e della Regione (l’assessore al bilancio Luciano Agostini).

La Provincia offre da parte sua corsi di formazione ai lavoratori che dovessero perdere definitivamente il posto di lavoro, per favorirne il reinserimento con altre mansioni. Anche presso punti vendita Conad.

Nel caso in cui dovesse essere raggiunto un accordo di massima sugli incentivi e sul reinserimento presso la cooperativa o i punti vendita Conad, i sindacati elaborerebbero un documento da sottoporre, lunedì, alla valutazione dei lavoratori, prima di incontrare di nuovo l’azienda.

Alla riunione in corso in questo momento partecipano, per l’azienda, il responsabile del personale Lino Fioravanti ed Ernesto Bianco dello stesso ufficio, oltre a Federico Genitoni, responsabile del settore sindacale e sviluppo risorse umane dell’“Associazione nazionale delle cooperative tra dettaglianti Conad” (Ancd). Per i lavoratori, oltre ai componenti della Rsu, i segretari provinciali Filcams-Cgil Grazia Gabrielli, Fisascat-Cisl Pietro Pizzingrilli, Uiltucs-Uil Alessandro D’Isabella.