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Di Ruscio diffida Forti

Fermo | Il sindaco di Fermo al direttore dell'Asur ZT 11: "Trasferendo la sezione mammografia dal Murri a Porto San Giorgio per le donne di Fermo i controlli periodici diventano più difficili da effettuare e si favoriscono le strutture private".

L'ospedale Murri di Fermo.

Dal Gabinetto del sindaco di Fermo riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Lo scorso venerdì il sindaco della Città di Fermo Saturnino Di Ruscio ha inviato formale diffida al dott. Mario Forti, direttore Asur ZT 11 e per conoscenza anche al presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, all’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani, al direttore Asur Roberto Malucelli ed al dirigente del Servizio Salute Carmine Ruta in merito al trasferimento della sezione mammografia dall’ospedale ‘Murri’ di Fermo alla sede distrettuale di Porto San Giorgio.

Lo stesso anche in qualità di presidente della Conferenza dei Sindaci lamenta di non essere stato preventivamente informato del trasferimento che risulta paradossale poiché, contrariamente al comune buon senso, obbliga la popolazione femminile della città di Fermo, che è in numero superiore a tutti gli altri comuni del Distretto, a spostarsi (in auto o in autobus) per effettuare tali esami.

Si aggiunge a ciò un’altra questione: l’ambulatorio di Fermo preposto al Pap Test è stato chiuso ed ora funziona solo quello situato presso il distretto di Porto San Giorgio.

Da informazioni assunte risulta, inoltre, che il punto prelievi al collo dell’utero è attivo, per il Distretto n. 1, nelle sedi di Montegranaro, Petritoli, Montegiorgio e Porto San Giorgio, ma non a Fermo, dove il numero di utenti è sicuramente maggiore. Mentre nel Distretto n. 2 tale servizio è attivo in due sedi su tre, cioè a Porto Sant’Elpidio e a Sant’Elpidio a Mare, essendo stato soppresso a Monte Urano. È assurdo che in questa Zona Territoriale, composta da 29 Comuni, tale servizio sia presente solo nelle sedi sopra citate.

Si fa un gran parlare di prevenzione ma in questo modo non s’incentiva affatto la popolazione femminile ed anzi si crea difficoltà ad effettuare periodicamente controlli per la prevenzione e forse si favorisce il ricorso ai servizi offerti dai privati.

Tale decisione viene sentita dalla popolazione fermana come un ‘affronto’ da parte della direzione di zona e da parte della Regione Marche.

Pertanto l’invito al dott. Forti, direttore della ZT 11, è quello di ripristinare quanto prima il servizio anche presso le strutture sanitarie di Fermo, individuando una sede idonea.

03/03/2009





        
  



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