Organizzato dal Conservatorio Statale di Musica “Pergolesi” parte da Fermo un’importante occasione di confronto a livello nazionale su problematiche inerenti i corsi universitari in “Discipline musicali”, con il Convegno “L’insegnante di strumento musicale nella scuola secondaria: modelli formativi a confronto” che si terrà nell’Auditorium del Conservatorio (via dell’Università), mercoledì  9 marzo alle ore 15.

 

Rivolta a docenti e studenti di conservatorio, scuole di musica e scuole medie ad indirizzo musicale, l'iniziativa rappresenta un'occasione di dibattito su di un tema cruciale (la formazione, appunto, dell'insegnante di strumento musicale nella scuola secondaria) visto alla luce delle numerose riforme in atto. Un momento di confronto su modelli formativi già sperimentati dai quali potranno emergere indicazioni utili, ma anche uno di riflessione per prospettare gli scenari di un futuro non troppo lontano.

 

La struttura del Convegno è articolata in una prima sezione in cui verrà illustrata, da docenti dei Conservatori di Bologna (Johannella Tafuri), Alessandria (Roberto Neulichedl) e Frosinone (Franca Ferrari), l’esperienza attivata cinque anni fa nelle Scuole di Didattica della musica di quegli Istituti, cui farà seguito una nutrita tavola rotonda e un dibattito che coinvolgerà docenti e allievi di Conservatori italiani.   

 

 “Se c'è oggi una richiesta da parte dei diplomati di strumento è proprio quella di avere il "patentino" da spendere nella scuola pubblica – precisa Luca Bertazzoni, organizzatore del Convegno – che si può ottenere (come prevede la "legge Moratti") proprio con una laurea di secondo livello ad hoc.  Con il prossimo avvio dei licei musicali questa esigenza diffusa è ancora più pressante. Per non dire anche del fatto che, a tutt'oggi, non esiste un'equivalente SSIS per la formazine degli insegnanti di strumento musicale nelle scuole medie ad indirizzo musicale (come la "Nardi" di Porto San Giorgio, ad esempio). Fino ad ora questo personale è stato immesso in ruolo soltanto con concorsi riservati o sanatorie.

C’è quindi una fortissima aspettativa al riguardo e questo è uno dei temi più dibattuti a livello nazionale tra docenti e studenti di conservatorio.”

 

Argomento centrale dunque è la struttura dei bienni universitari ad indirizzo didattico-strumentale nei conservatori italiani. Com’è noto infatti è stato autorizzato lo scorso anno dal Ministero competente, l’avvio delle lauree triennali e biennali in “Discipline musicali” presso alcuni  Conservatori, compreso quello di Fermo. Contrariamente a quanto richiesto però, l'avvio dei secondi livelli è stato autorizzato soltanto per l'indirizzo interpretativo-compositivo e per quello tecnologico, mentre è stato bloccato quello ad indirizzo didattico-strumentale (in pratica, i percorsi di specializzazione per insegnanti di strumento).