A trent'anni dalla morte, l'Annibal Caro celebra don Gaspare Morello
Fermo | Il sacerdote, originario di Mazara del Vallo, è stato preside del liceo classico di Fermo. Per il fine settimana in programma molte iniziative commemorative.
di Francesca Pasquali
Da sinistra Ciro Bove, Fabrizio Cesetti e Saturnino Di Ruscio
Quando, durante la Seconda guerra mondiale, divenne l'unico sacerdote in Italia a capo di un Comitato provinciale di resistenza nazionale, la sua figura cominciò a destare interesse. Che don Gaspare Morello non fosse un prete come tanti, lo si intuiva guardandolo passeggiare per Piazza del Popolo, quando non era così usuale vedere una tonaca in giro per le vie del centro. A raccontarlo è don Duilio Bonifazi, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle attività promosse dal Liceo classico Annibal Caro per celebrare i trent'anni dalla morte del sacerdote siciliano che, dal 1938 al 1947, è stato insegnante di Storia e Filosofia prima, e poi preside della scuola fermana.
A fare gli onori di casa il preside, Ciro Bove, che ha voluto sottolineare il ruolo educativo e moralmente irreprensibile del sacerdote. All'incontro, oltre al sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio, e al presidente della provincia Fabrizio Cesetti - entrambi soddisfatti delle iniziative in programma e convinti che l'esempio di don Morello debba servire da modello per il governo delle isitituzioni, c'era anche Giuseppe Rossi.
Il biografo del sacerdote ha posto l'accento sul ruolo politico di don Morello, quale organizzatore della resistenza civile fermana. Parlando delle novità introdotte dal sacerdote nella scuola - l'introduzione di biblioteche di classe per consentire agli studenti di portare i libri da casa e di creare così un programma alternativo a quello prescritto dal regime fascista e l'elezione del primo comitato studentesco, esperimento di democrazia nella scuola - Rossi ha parlato delle manifestazioni in programma come di un'occasione per riscoprire valori che sono stati propri di questo territorio.
La tre-giorni di eventi partirà venerdì mattina, quando gli studenti dei licei classici di molte zone d'Italia prenderanno parte alla sesta edizione del 'certamen', una gara sulle materie proprie di questa scuola. Proseguirà nel pomeriggio, nella Sala dei Ritratti, con una conferenza sul ruolo di don Morello nella resistenza fermana, a cui dovrebbe prendere parte anche il sindaco di Mazara del Vallo, paese nativo del sacerdote. A seguire, gli alunni del liceo classico si esibiranno in un concerto di strumenti e voci al Teatro dell'Aquila. Sabato, alle 9 all'auditorium San Martino, il prof. Antonio Marchetta terrà una 'lectio magistralis' su Tacito e la storiografia tragica. Dopo il gemellaggio tra il liceo Annibal Caro e il Gian Giacomo Adria di Mazara del Vallo, ci sarà la premiazione dei vincitori del 'certamen'. Domenica mattina, infine, verrà scoperta la lapide in memoria di don Morello davanti alla sede della provincia.
|
14/04/2010
Altri articoli di...
Cronaca e Attualità
Risparmi oltre il 40% per la pubblica illuminazione (segue)
Conto alla rovescia per la FESTA DEGLI INCONTRI Si terrà il 28 maggio a Piane di Montegiorgio (segue)
In marcia per la solidarità SMERILLO MONTEFALCONE 8° edizione (segue)
Nuovo sportello di Equitalia Marche nella neonata provincia di Fermo (segue)
Emergenza anziani e pensionati (segue)
GMG 2011 A Madrid: a breve la scadenza delle iscrizioni (segue)
Le Province dEuropa si incontrano: il 2 maggio un incontro sulla Resistenza civile (segue)
25 APRILE in memoria di due giovani (segue)
Cultura e Spettacolo
BRUNO LAUZI Questo piccolo grande uomo" (segue)
Bruno Lauzi Questo piccolo grande uomo (segue)
Un cinema non solo da vedere: al via la rassegna La posta in gioco (segue)
Stagione teatrale: FABIO RICCI CANTA ZERO (segue)
La mia provincia": un premio alle classi vincitrici del concorso di disegno (segue)
Ultimo appuntamento con i Teatri DInverno (segue)
PATTY PRAVO TOUR 2011 (segue)
150 Anni dell'unità d'Italia (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati