“Settimio Capriotti si presenti  in consiglio comunale dove è spesso assente, si esponga al confronto pubblico, convochi le commissioni preposte, ci faccia vedere i documenti e le sue ragioni che lo inducono a sparlare della nostra giunta, della mia persona e del mio collega Latini.”

 

L’assessore alle attività produttive Marco Lorenzetti risponde così ai dubbi sollevati dal capogruppo di Rifondazione Comunista sull’inquinamento della sabbia che è stata distribuita sul tratto di spiaggia sambenedettese corrispondente alle prime 25 concessioni demaniali. Lorenzetti accusa inoltre Capriotti, che è presidente della commissione attività produttive, di non averla convocata per promuovere un dibattito sugli argomenti contestati.

 

Ma l’assessore ne ha anche per il capogruppo DS Giovanni Gaspari, che pure non nomina, a proposito delle critiche che questi ha mosso nei giorni scorsi all’amministrazione sui lavori in corso sul lungomare e il centro cittadino.

 

Lorenzetti parte dalla situazione politica nazionale per planare su quella locale: “vincono in Italia – scrive – ma a San Benedetto perdono consensi e allora tutto, diventa il contrario di tutto e allora per l’opposizione la sabbia  diventa avvelenata, il nuovo lungomare è dissestato, il nuovo centro cittadino disastrato e magari lo stadio starà per crollare dopo la messa a norma per 15.000 spettatori, poi ci racconteranno che la palestra dell'agraria che sarà inaugurata a giugno è fuori zona, ci diranno che l'abbassamento dell'ICI sulla prima casa è falso, ci diranno che siamo brutti e mangiamo i bambini delle nostre scuole nuove. Mai comunque avremmo pensato che tanta infamia ci venisse buttata addosso da coloro che si candidano a governare la città”.

 

Conclusione: “la sinistra non ha più argomenti da controbattere alla laboriosità della giunta Martinelli. Non hanno argomenti e la politica diventa cattiva.”