Un convegno con le competenti testimonianze di tutti i partecipanti e quelle specialistiche di alcuni, quello che si è svolto oggi alla scuola elementare Moretti di San Benedetto, dal titolo “La città e i bambini”, organizzato dal comitato cittadino “La città dei bambini”, in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno, la direzione didattica del 1° circolo, le sezioni locali della Federazione Italiana Pedagogisti (Fiped) e di Legambiente, la cooperativa Systema di San Benedetto, Coop Adriatica.

 

Nel cortile della scuola i colorati giochi del Ludobus, apprezzatissimi dai bambini della scuola, e i libri per ragazzi a cura della libreria “la Bibliofila”.

 

Il comitato organizzatore aveva già presentato in passato una serie di idee per rendere “a misura di bambino” la città. In particolare un progetto di riqualificazione della vecchia pineta in viale delle Palme (lato ovest). Oggi è arrivata invece dal presidente della Provincia Massimo Rossi l’impegno a “mettere a sistema” l’idea di una città dei bambini, con più spazi e tragitti sicuri. Per esempio per andare a scuola da soli: come un tempo, come tutti gli intervenuti hanno appunto ricordato (dal presidente del comitato Tonino Armata, agli assessori provinciali Licia Canigola alle politiche sociali e Nino Capriotti allo sport, al direttore del 1° circolo Emilio Vita).

 

I comuni della provincia verranno sollecitati ad adottare provvedimenti in questo senso, anche tramite consigli comunali aperti.

 

Leggera e profonda la relazione del pedagogista Piero Crispiani dell’Università di Macerata, sul tema “Sollecitare la progettualità dei bambini ed aprire la città”. Crispiani ha presentato teoria ed esempi, sottolineando l’importanza della percezione globale della città nel bambino per il suo sviluppo cognitivo: quel “contesto” che lo aiuterebbe a comprendere le cose che lo circondano. Sarebbe invece disperata l’impresa contraria di salire dal particolare alla comprensione della città. Alla base di una tale percezione ci sarebbero le dimensioni dello spazio e del tempo. In concreto, uno sviluppo aperto al mondo passerebbe attraverso la curiosità e l’abilità di esplorare, che secondo Crispiani sono modulazioni di quelle due dimensioni.

 

Crispiani, gli stessi Canigola e Capriotti, e la presidente della locale sezione di Legambiente Lina Lazzari hanno contrapposto proprio l’attività dei bambini all’aperto a quella ormai claustrofobica nei centri commerciali o al chiuso di stanze complete di videogiochi e televisione.

 

Capriotti ha auspicato che i progetti per una città dei bambini possano trovare spazio nel nuovo Piano Regolatore della città, nonostante l’assenza di rappresentanti del comune al convegno. I membri del comitato hanno del resto incontrato il progettista del nuovo PRG, prof. Piergiorgio Bellagamba, che ha recepito alcune indicazioni.

 

Tra il pubblico odierno anche la prof.ssa Luigina Zazio, urbanista della Facoltà di Architettura di Ascoli (Università di Camerino), ex assessore provinciale all’urbanistica, e il coordinatore dell’Unione di San Benedetto Giovanni Gaspari, recente organizzatore di tre convegni proprio sul tema del PRG.

 

Interventi con proiezione di progetti e altre immagini sul tema da parte di Tonino Spinozzi e Francesco Rossi (comitato “Città dei bambini”). E dell’assessore alle politiche educative del Comune di Pesaro Maria Pia Gennari, di Anna Gennari (dirigente scolastico Pesaro) e dell’arch. Paola Stolfa (che ha collaborato a vari progetti tra Fano e Pesaro), le quali hanno presentato interventi già realizzati, appunto in termini di spazi messi a  disposizione dei bambini: piste ciclabili, marciapiedi sorvegliati, segnaletica “a misura di bambino”. Francesco Ciarrocchi della cooperativa Systema ha infine illustrato le attività del Ludobus.