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Festival Ferrè, edizione tascabile ma di qualità con la Bridgewater e i Tetes de Bois.

San Benedetto del Tronto | Concerto di Dee Dee Bridgewater, ospite graditissima del Festival Ferrè, dedicato a Leo e alla sua famiglia. Applausi e consensi dal pubblico per una performance straordinaria. Grintosi i Tetes de Bois, polemico Mauro Macario.

di Eleonora Camaioni

Dee Dee Bridgewater, targa Ferrè2005 tra Gennari e la signora Maria Cristina Diaz Ferrè

Sensazionale performance della cantante ed interprete Dee Dee Bridgewater. Ieri sera è salita sul palco del Cinema Multisala Calabresi, come ospite d’onore dell’11^ edizione del Festival Ferrè, ed ha strabiliato il pubblico.

Dee Dee ha portato in scena, interpretando in maniera unica, indimenticabili successi della musica d’autore francese. J’ai duex amours, La mer di Trénet, Ne me quitte pas di Brel, La vie en rose, e Les feuilles mortes sono stati solo alcuni dei successi interpretati secondo nuovi ritmi che mescolavano assieme i generi jazz, funk, rock, pop. Commovente l’esecuzione di Avec les temps di Leo Ferrè. Il punto di massima espressione della sensibilità artistica della più francese delle cantanti jazz americane si è avuto nell’interpretazione di C’est extra di Ferrè.

La richiesta di interpretare questo pezzo gli era stata fatta direttamente della moglie di Leo, la signora Maria Cristina Diaz Ferrè. Dee Dee ha eseguito sapientemente la canzone dedicandola a Leo e alla sua famiglia. Insomma la targa Leo Ferrè 2005, indubbiamente è stata consegnata ad un’artista che ha saputo apprezzare Leo Ferrè pur non conoscendolo.  

La serata è proseguita con il concerto dei Tetes de Bois, il gruppo ormai conosciuto al pubblico del Festival al quale partecipano da svariati anni. Guidati dal leader e cantante Andrea Satta, le teste di legno (traduzione letterale di Tetes de Bois) hanno dimostrato una straordinaria versatilità di interpretazione di differenti generi musicali. Gli applausi del pubblico non sono mancati.

Di spicco anche l’intermezzo recitato dell’attore Mauro Macario. Lo stesso artista, introducendo la serata, ha tenuto a sottolineare come il Ferrè quest’anno sia stato sottovalutato ed abbia ricevuto scarsi finanziamenti dall’Amministrazione Comunale che hanno costretto ad una edizione micro della rassegna. Insomma con classe ed eleganza, per bocca di Macario, gli organizzatori del Festival Ferrè, in primis Giuseppe Gennari, hanno portato avanti la loro composta ed educata protesta dal palcoscenico, consapevoli che “nemo profeta in patria est” (nessuno è profeta nella propria patria o meglio città!)

29/06/2005





        
  



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