Sala Gruppi Consiliari ore 13. Non se ne trovano molti. Ma  vicino al telefono siede uno dei possibili candidati alla guida della città per le prossime elezioni comunali. E il dimissionando coordinatore dell’Ulivo , Giovanni Gaspari, per motivi di incompatibilità, si sottopone volentieri ad alcune domande.

Cosa ne pensa della questione “orari di chiusura” ?
“Il problema non è tanto quello di determinare gli orari di chiusura, i decibel, e via dicendo quanto darsi delle idee e farle rispettare. E non cambiarle a secondo che si stia all’opposizione o al governo della città. Io ricordo quando Alleanza Nazionale era all’opposizione e noi a dirigere l'amministrazione della città faceva le battaglie per avere le deroghe in modo da dare la possibilità agli chalet di poter fare musica fino a tarda ora.

Quando è andata in maggioranza ha cambiato idea e adesso si è messa a fare il guardiano, a vigilare sul rispetto degli orari di chiusura. Io credo che come tutte le cose occorre buon senso. E come in tutte le cose esistono delle regole. Noi siamo una città che non è Fiuggi. La gente che viene è gente che vuole andare al mare. Un turismo di tipo famigliare ma un turismo che vuole anche divertirsi. Il buon senso dice che bisogna trovare un accordo con gli operatori dopo di che bisogna avere il coraggio di far rispettare le decisioni assunte. Senza stare a guardare se si tratta di amici, o di persona sconosciuta.”

Le bancarelle ?
“ Sulla storia delle bancarelle occorre fare un po’ di chiarezza. Io ritengo che ognuno debba fare il proprio mestiere ed avere il proprio ruolo. Il mio, in quanto consigliere di minoranza, è quello di vigilare sulle decisioni che vengono assunte da questa Amministrazione. Laddove non sono d’accordo criticarle e se sono una persona dotata di un minimo di intelligenza  cercare di fare delle proposte. Allora io ho evidenziato una cosa. Questa Amministrazione non ha il coraggio delle proprie azioni. Non dice le cose in termini di si o no. Qualunque cosa essa sceglie dice che è una “soluzione temporanea”. Voglio ricordare che quando tolsero la raccolta differenziata, dissero che quello sarebbe stato un provvedimento temporaneo. Sono passati quattro anni e non è stato cambiato niente.

Approvarono il regolamento per il funzionamento della biblioteca comunale. Noi lo criticammo. Dissero dubito che era un regolamento temporaneo, che lo avrebbero modificato. E  non lo hanno ancora fatto. Sulla questione bancarelle loro si comportano come se questi fossero dei “vù cumprà”. Quindi senza avere minimamente il rispetto per la dignità di chi lavora. In quella che è una attività commerciale a tutti gli effetti. Per queste persone montare e smontare una bancarella non è come aprire e chiudere un ombrellone. E’ una cosa leggermente più complessa.”

Ma il Sindaco sembra essere stato chiaro…
“ Allora ricordiamoci che cosa ha detto quando sono state tolte le bancarelle. Ha detto che le avrebbero riposizionate lì oppure no ? Poi che cosa ha promesso ai comitati di quartiere dei residenti di Porto d’Ascoli ? Che li avrebbe rimessi lì o mandati in un'altra area ? Eppoi, che cosa ha detto ai rappresentati sindacali di questi operatori delle bancarelle ? Ha detto le stesse cose che ha citato nei precedenti incontri o ha detto una cosa ancora diversa ? Allora io posso dire con assoluta certezza che il Sindaco e gli Amministratori, in base a chi si trovano di fronte dicono cose diverse. E siccome le bugie hanno le gambe corte poi arriva il momento della sintesi ed oggi eccoci al pastrocchio. Qualche bancarella si troverà sul Lungomare, qualche altra sulla rotonda Salvo D’Acquisto.

In questo modo si riuscirà a scontentare tutti. Perché gli operatori a ridosso della Rotonda saranno scontenti. Quelli all’inizio del Lungomare anche. E i proprietari di quelle attività pure. Questo non è il modo di governare. Questo è un modo di elargire dei piaceri, dei favori, delle prebende. Noi invece diciamo che devono essere trattati per quelli che sono. Con dignità, da imprenditori, da operatori economici con i quali vanno fatte delle ipotesi serie. Poi, se la volontà era quella di spostarle su Via dei Mille bisognava creare le condizioni per farlo. Se invece era di riposizionarle dove so trovavano prima bisognava dirlo. Ovvero dimostrare la chiarezza delle proprie idee. Come diceva Flaiano questi sono sempre “….fortemente indecisi su tutto.”.

Avete una vostra proposta in merito ?
“Innanzitutto penso che la soluzione si sarebbe dovuta trovare insieme.Una ipotesi era quella di sistemarle sulle aree previste dal piano di spiaggia. Ma se su quelle aree non era possibile, per ragioni tecniche, demaniali o altre bisognava trovarne un’altra. Quella trovata è una soluzione sicuramente sbagliata. Questa è l’unica cosa certa che possiamo dire.”

Cosa ne pensa del ventilato o certo ingresso di un consigliere di  Azione Indipendente nel governo Martinelli ?
“Quest’anno mentre la stagione ortofrutticola va indietro, e lavorando in una azienda della verdura ne so qualcosa, ovvero il cattivo tempo ha fatto ritardare la maturazione di tutti gli ortaggi a San Benedetto sembra invece essere accaduto il contrario. Mi spiego. Siccome il nostro Sindaco a San Benedetto, da quattro anni a questa parte ha sempre espulso un Assessore nel periodo estivo, quest’anno sembra avere anticipato i tempi e quindi questa “querelle”  iniziata intorno a Marzo è giusto che finisca prima. Insomma. Il primo anno ci siamo divertiti con queste rappresentazioni teatrali ma adesso onestamente ci fanno un po’ di tristezza. E’, per carità, un problema loro però aihmè, umiliano ogni giorno che passa il ruolo e la funzione della città”.

Vi ha spiazzato la dichiarazione del Sindaco di votare  “sì” per i quattro Referendum ?
“Credo che Martinelli sia stato coerente con la sua professione. Noi abbiamo sempre detto che è incapace di governare una città. Non abbiamo mai pensato che non fosse una persona intelligente, al contrario. Noi abbiamo detto e lo ripetiamo che, per quanto lo riguarda, la città ha perso un ottimo professionista e ha guadagnato un pessimo Sindaco.”