Sulla vicenda rifiuti dalla Campania il Centrodestra Fermano ha ancora una volta fatto scattare la trappola politica, già più volte usata, "Ascoli contro Fermo" assumendo come al solito il ruolo da perseguitata. Non è proprio così e il presidente Rossi e l'assessore Marcaccio lo hanno dimostrato in modo netto e chiaro.

L'amministrazione provinciale è intervenuta con una diffida sulla prosecuzione dell'abbancamento  dei sopraddetti rifiuti, svolgendo il suo ruolo istituzionale di controllo anche sulla base di un verbale del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, che come tutti sanno sono sempre e comunque al di sopra delle parti. Penso però, lo dico con molta franchezza, che la società Asite nello smaltire i rifiuti provenienti dalla Campania abbia agito in completa buonafede e probabilmente convinta di rispettare le leggi in materia; consapevole che la mole di traffico di camion, connessa all'operazione, non sarebbe passata inosservata ad eventuali controllori.

Sicuramente tante polemiche e tanti ricorsi ai tribunali si sarebbero potuti evitare se l'amministrazione fermana avesse avuto la "cortesia" di avvertire preventivamente la Regione e la Provincia. In più  se avesse svolto il ruolo politico di condividere e  pianificare l'operazione di smaltimento dei rifiuti campani  con i comuni del territorio che difatto  sono utenti prioritari e privilegiati della discarica fermana la quale è stata costruita con fondi pubblici per lo più provenienti dalla Regione Marche.