Il consigliere regionale di Forza Italia Remigio Ceroni ha voluto offrire anche il suo punto di vista alla questione sanità dopo il Consiglio comunale aperto svoltosi a Montegiorgio e nell'occasione ha voluto invitare l’assessore regionale Augusto Melappioni ad essre più chiaro nei copnfronti della sanità fermana. Secono il consigliere di Fi la Regione deve prendere impegni precisi con il fermano, individuando un piano di riassetto della sanità.

 “In primo luogo – ha spiegato Remigio Ceroni - credo che il sindaco di Montegiorgio abbia sbagliato a non invitarmi, considerato che faccio parte della commissione regionale della sanità. Oggi la sanità è la principale responsabile del dissesto economico delle Marche, che assorbe l’85% del bilancio e l’assessore Melappioni non è riuscito a dare una riforma adeguata ad un servizio che costa sempre di più, mentre la qualità diminuisce. Nel fermano la situazione è ancora peggiore, circa il 50% dei ricoverati va fuori Asl, ciò significa che i cittadini non hanno fiducia nel servizio. I cittadini devono sapere cosa ci sarà all’ospedale di Montegorgio, se sarà chiuso completamente o funzionerà come Rsa. Altro problema riguarda il continuo andirivieni di dirigenti sanitari, sei in pochi anni, anche volendo queste persone non hanno il tempo materiale di attivare un progetto valido e questo contribuisce alla qualità del servizio".

Le preoccupazioni principali, ora sono molto più vaste di quelle che si possano pensare, infatti, se continua così secondo il consigliere regionale di Fi Ceroni  sarà addirittura l'ospedale di Fermo quello in pericolo. "Ciò che mi preoccupa è il progressivo impoverimento della rete sanitaria fermana - ha continuato Ceroni - 100 miliardi di vecchie lire pagate ad altre Asl, possono fare molta gola al fine di far quadrare i bilanci, magari smistando questi soldi ad altre realtà e smantellando quella fermana. L’assessore Melappioni deve effettuare un chiaro piano di riordino della sanità fermana, che tenga conto delle esigenze dei comuni anche per la costituzione dell’Ospedale di Campiglione, deve insomma offrire una sanità credibile, che sappia riconquistare la fiducia della popolazione, altrimenti la protesta dei residenti della media valle del Tenna è più che legittima”.