Quella che sta per iniziare sarà una settimana importante per la Finanziaria, quindi anche per la Provincia di Fermo, allarmata da alcuni articoli della legge del Governo Prodi che ne andrebbe a limitare alcuni organi. Saranno giorni di intensi confronti, a Roma come nel territorio locale.

Esponenti politici locali, di ogni schieramento, stanno cercando di applicare pressioni sui politici nazionali, in Parlamento e nel Governo, per cercare di ridimensionare i danni per la nuova provincia fermana. Ormai scampato il pericolo di un annullamento delle procedure per l'istituzione dei nuovi enti (oltre a Fermo, come ormai noto, anche Monza e Barletta), che secondo molti si sarebbe rivelato comunque incostituzionale, resta ora da combattere per evitare l'articolo che dispone la chiusura, o qualora non fossero ancora nati, la non istituzione, degli uffici dello Stato, come Prefettura e Questura, per province sotto i 200.000 abitanti, come appunto Fermo, insieme a diverse altre, vecchie e nuove, sviluppate su tutto il territorio nazionale.

Tanti gli appuntamenti in programma, a partire da domani. Alle 15, seduta straordinaria del Consiglio comunale a Fermo al Centro San Martino, aperta anche ai sindaci del Fermano, a parlamentari e forze sociali. Mercoledì si riuniranno esponenti provinciali del Fermano, giovedì toccherà  al comitato ristretto dei sindaci, che indicheranno una data per l'assemblea generale. Intanto nella Capitale, da domani la Commissione bilancio della Camera avvierà l'esame della Finanziaria. Si attendono quindi sviluppi a breve, con un intero territorio che per una volta abbassando bandiere ideologiche e di partito, sembra capace di far fronte comune.