Cosa accade quando la settima arte, il cinema, incontra il Jazz? A spiegarlo è Rodolfo Dini. Ieri sera a Villa Murri, per il ciclo Culture che si incontrano: le grandi sfide del novecento musicale, si è svolto l’incontro dal titolo Nostalgie: Prima e dopo la grande depressione.

Rodolfo Dini ha percorso la storia del cinema sulle linee musicali del Jazz, proiettando immagini di vecchi film, pieni di chicche per gli appassionati, come la splendida performance di Billie Holiday per la prima volta sullo schermo, che si strugge d’amore cantando un blues.

Sullo schermo scivolano immagini di Cotton Club, celebre film del 1984 di Francis Ford Coppola, con un giovanissimo Richard Gere. Storie di gangster bianchi e musicisti neri. Ambientato negli ultimi anni venti il Contton Club è il famoso locale di New York, solo per bianchi, dove si esibiscono i più grandi artisti neri della musica, del ballo, del canto. Il jazz si intreccia e si mescola come un vero protagonista con le storie d’amore impossibili e le guerre fra gangster per il dominio della città.

Amore, gangster e ovviamente jazz sono i protagonisti di un altro film: Kansas City di Robert Altman uscito nel 1996. Sono gli anni quaranta e le sfide fra potenti dell’illecito si alternano con quelle dei musicisti jazz, fino all’ultima nota, fino all’ultimo proiettile, a due giorni dalle elezioni politiche.

Jazz e Gangster, sembra essere un solido connubio, ma ne sapremo di più nel prossimo incontro del 25 novembre, sempre con Rodolfo Dini dal titolo Nostalgie: Il secondo dopo guerra.