Ha un che di evangelico la ricostruzione della cena di fine anno (giovedì 23 dicembre in quel di Torano) tra il sindaco Martinelli, alcuni consiglieri e la giunta al completo: “alla cena avevo detto che secondo me qualche componente della maggioranza stava tramando contro l’amministrazione. Ma senza fare nomi – dice il sindaco – Evidentemente il senatore Ciccanti si è riconosciuto in quelle mie parole”. Come dire, con uno scambio di feste comandate: “Rabbì, sono forse io?” (Matteo, 26, 25.)

“Se ora Ciccanti dice che non trama affatto – prosegue Martinelli – ne prendiamo atto. Vedremo se da parte dell’Udc finiranno gli attacchi all’amministrazione e in particolare al sindaco. Io continuo per la mia strada. Anzi: per me il problema non esiste.”

Gli attacchi dell’Udc erano iniziati il 16 dicembre, condotti dall’assessore alle attività produttive Marco Lorenzetti e dal segretario comunale Paolo Turano. Erano proseguiti il 20 dicembre con un intervento del senatore Ciccanti, seguito alla cena di fine anno dell’Udc (Hotel Quadrifoglio, sabato 18), prima del “capitolo Tassotti”, l’assessore allo sport uscito dall’Udc proprio in seguito a questi attacchi al sindaco il 24 dicembre, con risposta piccata di Turano quattro giorni dopo.

Malumori dovuti dapprima alle dimissioni dell’assessore all’urbanistica Sestri, sponsorizzato dall’Udc e contestato da AN, Azione Indipendente e Forza Italia. Poi alla volontà del sindaco di abolire la commissione edilizia, tentativo contrastato dalla maggioranza in maniera piuttosto compatta (solo Forza Italia ha appoggiato il sindaco). Ma in generale dall'atteggiamento di Martinelli, che da qualche tempo ha annunciato (e messo in pratica) di voler fare a meno dei consigli dei partiti, accusati di "perdere tempo".