Lavori mal eseguiti, senza programmazione, litigi in maggioranza: i Verdi presentano un catalogo di contestazioni all’amministrazione Martinelli. È in primo luogo l’ex consigliere regionale Pietro D’Angelo a rivolgere “un accorato appello alla parte più responsabile della maggioranza” (riferimento non troppo velato ad Alleanza Nazionale, dopo il voto con la minoranza durante il consiglio comunale del 2 maggio), affinché compia quello che D’Angelo chiama “un atto di eutanasia politica”, ovvero la caduta della giunta Martinelli e il commissariamento del Comune.

 

All’amministrazione D’Angelo riconosce l’unico merito di aver dato impulso alla discussione sul Piano Regolatore, i cui contenuti per il momento non analizza. Ma poi elenca, qualificandole come “oscenità”: la sostituzione degli oleandri, “una scelta scellerata anche dal punto di vista economico, trattandosi di esemplari di oltre 50 anni, dal valore inestimabile, come pezzi di antiquariato”. La nuova pavimentazione nel tratto sud del lungomare: “un dramma per chiunque voglia camminarci. Per le mamme con i passeggini sarà un’escursione sul pavé, come alla Parigi-Roubaix”. Infine la città “ridotta ad un unico grande cantiere. Non siamo contrari ai lavori – specifica D’Angelo – ma riteniamo che andassero eseguiti seguendo una programmazione, per evitare i disagi”.

 

Il segretario comunale dei Verdi Paolo Canducci ne fa una questione più generale: “vengono al pettine i nodi di un sindaco scelto come soluzione di facciata dal centrodestra. Le principali vittime dell’attuale situazione politica sono i cittadini, non i partiti. Questi ultimi sono stati delegittimati dal sindaco e non lo sostengono più, inducendolo a rivolgersi ai partiti dell’opposizione, come è successo recentemente”.

 

La conferenza stampa dei Verdi si è tenuta stamattina nella sala consiglieri del Comune di San Benedetto e vi ha preso parte anche Paola Casciati della segreteria comunale del partito.