Da domani, venerdì 1 luglio, alla Foodinvest di Porto d’Ascoli non sarà più funzionante il servizio mensa. La decisione è stata comunicata pochi giorni fa dall’azienda. Ai lavoratori verranno forniti buoni pasto del valore di 4,70 euro (pari al costo del servizio interno che gravava sull’azienda, mentre 20 centesimi erano a carico dei lavoratori). La Foodinvest sembra intenzionata ad accettare la proposta dei sindacati, di indicizzare l’importo del buono ogni due anni in base all’inflazione ufficiale.

 

La via di un ricorso legale contro tale provvedimento sembra difficilmente percorribile, sia per la lentezza dei tempi, sia per le scarse probabilità che il giudice possa decidere di ripristinare il servizio. Resta il fatto che i cinque lavoratori della Gemeaz Cusin (multinazionale francese Accor) che assicuravano il servizio mensa potrebbero vedere messo in discussione il loro posto di lavoro.

 

Sempre domani si svolgerà un’assemblea tra sindacati e lavoratori, per illustrare lo stato di avanzamento della trattativa sul rinnovo del contratto integrativo di lavoro. La prossima settimana si potrebbe arrivare ad un’ipotesi di intesa. Per lunedì 4 luglio, intanto, è prevista la ratifica dell’accordo sulla mobilità per i 22 lavoratori che ottengono così il prepensionamento.

 

Oltre che per la situazione della Foodinvest i sindacati sono preoccupati per quella della “Ittica Marchigiana” di Grottammare, non riuscendo ad ottenere un incontro con la proprietà e certezze sul numero di lavoratori che verranno riassunti al termine della ristrutturazione in corso. Secondo l’azienda si dovrebbe passare da 66 a 44, salvo procedere a nuove assunzioni nei prossimi anni.