Guerra dei decibel: Qui Falconara
San Benedetto del Tronto | Ai concessionari oltre al danno la beffa. I limiti anti-rumore vengono superati ma la colpa è del traffico e dei treni che falsano la rilevazione. La legge, non ammette ignoranza, scattano le multe e il Solaria viene messo a tacere.
di Adamo Campanelli

Eccoci nelle Marche, ci avviciniamo di nuovo alla nostra San Benedetto, sono passate alcune settimane e speravamo di trovare un clima più sereno, rilassato
niente affatto.
A non molti chilometri, ci fermiamo a Falconara città turistica balneare collegata in maniera eccellente al resto del paese, tramite la ferrovia, l'incrocio della linea adriatica e della Falconara-Roma le strade statali 16 e 76, l'autostrada A14 (uscita Ancona Nord), l'aeroporto Raffaello Sanzio (nel territorio comunale) ed il porto di Ancona.
Purtroppo laltra faccia della medaglia non è delle migliori: rumore, troppo rumore.
Giustamente in questa guerra dei decibel qualcuno doveva pur fare il capro espiatorio e punito, magari ingiustamente.
Parliamo del Solaria Beach Village. Dal 18 agosto scorso e fino al 24, niente feste nel locale più in voga sulla spiaggia di Falconara dopo l'ultima ordinanza del sindaco Giancarlo Carletti.
Parliamo del Solaria Beach Village. Dal 18 agosto scorso e fino al 24, niente feste nel locale più in voga sulla spiaggia di Falconara dopo l'ultima ordinanza del sindaco Giancarlo Carletti.
Già dopo le misurazioni fonometriche del 22 luglio e quelle successive del 4 agosto, condotte dalla Polizia Municipale coordinata dal dirigente Paolo Angeloni, era stato accertato il mancato rispetto dei limiti imposti dalla legge. La decisione quindi segue una serie di sanzioni amministrative per superamento dei decibel durante le feste serali.
In quelle occasioni erano stati redatti verbali, ma lo stop non era stato adottato in quanto, per voce dello stesso Carletti, una sospensione avrebbe rappresentato un atto eccessivo per chi aveva il merito di aver concorso all'esplosione del fenomeno-Falconara, grazie ad appuntamenti capaci di trasportare in spiaggia migliaia di giovani.
Superati i limiti fissati dall'ordinanza anti-rumori, dopo i nuovi rilevamenti acustici effettuati, scatta la sospensione dell'autorizzazione alle diffusioni sonore che rischia di privare per una settimana la musica ai frequentatori del Solaria.
A nostro parere - commenta Gianluca Guazzarotti, uno dei titolari del Solaria - noi non abbiamo mai superato i limiti di 65 decibel fissati nell'ordinanza, né tanto meno abbiamo sforato gli orari entro i quali protrarre la musica. Il problema è, come abbiamo in diverse occasioni denunciato, che il limite non viene mai superato se non in concomitanza con il passaggio del traffico veicolare o ferroviario. Al passaggio dei treni si raggiungono anche punte superiori agli 87 decibel.
Superati i limiti fissati dall'ordinanza anti-rumori, dopo i nuovi rilevamenti acustici effettuati, scatta la sospensione dell'autorizzazione alle diffusioni sonore che rischia di privare per una settimana la musica ai frequentatori del Solaria.
A nostro parere - commenta Gianluca Guazzarotti, uno dei titolari del Solaria - noi non abbiamo mai superato i limiti di 65 decibel fissati nell'ordinanza, né tanto meno abbiamo sforato gli orari entro i quali protrarre la musica. Il problema è, come abbiamo in diverse occasioni denunciato, che il limite non viene mai superato se non in concomitanza con il passaggio del traffico veicolare o ferroviario. Al passaggio dei treni si raggiungono anche punte superiori agli 87 decibel.
In diverse occasioni gli stessi titolari del Solaria erano scesi in strada con i vigili per "tarare" l'impianto stereofonico e per non incorrere in sanzioni come quelle che poi si sono verificate.
Abbiamo chiesto - continua Guazzarotti - un incontro al Sindaco per chiarire quello che, a nostro avviso, è un enorme equivoco. Lo strumento di misurazione non concede alcun tipo di scrematura delle fonti acustiche dato che qui il traffico da solo già supera il limite dei 65 decibel, come risulta dal grafico di misurazione delle ore 2,45 quando noi avevamo spento l'impianto poco prima delle 2, alla presenza dei Carabinieri di Falconara. Dalla relazione, invece, sembrerebbe che la festa sia continuata fino a quell'ora.
Abbiamo chiesto - continua Guazzarotti - un incontro al Sindaco per chiarire quello che, a nostro avviso, è un enorme equivoco. Lo strumento di misurazione non concede alcun tipo di scrematura delle fonti acustiche dato che qui il traffico da solo già supera il limite dei 65 decibel, come risulta dal grafico di misurazione delle ore 2,45 quando noi avevamo spento l'impianto poco prima delle 2, alla presenza dei Carabinieri di Falconara. Dalla relazione, invece, sembrerebbe che la festa sia continuata fino a quell'ora.
Vorremmo chiarire questo malinteso. Saremo costretti a chiedere un risarcimento, per la grave perdita - conclude Guazzarotti - sotto il profilo del mancato guadagno, degli investimenti pubblicitari e del danno d'immagine, che avremo in questa settimana..
Siamo di fronte a lequivoco che mette in discussione le regole, oppure allesasperazione di una situazione che sul finire dellestate ha stancato tutti? L'inchiesta continua.
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21/08/2004
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