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Lotta ai tumori: guariscono ormai più di 50 pazienti su 100.

San Benedetto del Tronto | Tappa presso l'Unità Operativa di Oncologia nel quadro della nostra indagine sulla A.s.l. 12.

di Giovanni Desideri

Il 6 giugno 1988 veniva aperto, presso l'Ospedale 'Madonna del Soccorso' di San Benedetto, il  'servizio di oncologia', assicurato da un solo medico, il dott. Giorgio De Signoribus, per attività esclusivamente ambulatoriale. A quell'epoca molti pazienti facevano riferimento più all'ospedale di Ancona che a quello di San Benedetto. Oggi esiste un vero e proprio reparto, chiamato 'Unità Operativa di Oncologia': ma al di là dei nomi ciò che conta è il livello del servizio offerto.

L'organizzazione. I medici in servizio presso questa struttura, oltre al Direttore De Signoribus, sono tre: Francesca Giorgi, Andrea Morelli, Manuela Brugni. Collaborano inoltre quattro infermieri più un caposala. Le prestazioni mediche avvengono per lo più in Day Hospital e la dotazione del reparto, da questo punto di vista, è di 8 letti D.H. (equivalenti a 16, gli 8 letti essendo utilizzati per due pazienti ogni giorno, per chemioterapie o altre terapie mediche di maggior impegno, secondo i criteri della L. R. 325 del 7/2/94), 5 poltrone pure per chemioterapia (di cui una per prelievi) ed altri 4 letti tecnici ambulatoriali per i trattamenti chemioterapici di più semplice esecuzione e per cure palliative terminali (ma per i pazienti terminali viene assicurato anche un servizio a domicilio da parte delle dott.sse Giorgi e Brugni, in collaborazione con l'A.D.I. – Assistenza domiciliare integrata – coordinata dalla dott.ssa Picciotti). Si eseguono inoltre, nel reparto, prelievi ematochimici, agoaspirati di lesioni palpabili (mammella, tiroide, linfonodi), nonché biopsie osteo-midollari, toracentesi e paracentesi. Ogni giorno, in media, vengono assicurati 20 trattamenti in Day Hospital e 10 visite ambulatoriali.

Lo stato dell'arte nella lotta ai tumori. Il dott. De Signoribus ci spiega: 'oggi è di fondamentale importanza intervenire con la chemioterapia sulle micro-metastasi post-operatorie: è in questi casi che i successi sono maggiori. Si parla in questo caso di chemioterapia profilattica o adiuvante, che ha successo soprattutto nel caso di tumore alla mammella, al colon retto e allo stomaco. Complessivamente, la sola chirurgia assicura oggi la guarigione del 50% circa dei pazienti. Con la chemioterapia profilattica possiamo aggiungere un altro 25-30% di successi. Da questo punto di vista, come si capisce, è molto importante l'interazione tra il nostro reparto e quello di chirurgia, oggi diretto dal dott. Morsiani. Certo, alcuni pazienti continuano a rivolgersi a strutture fuori città oppure alle case di cura cittadine, con cui abbiamo pure un buon rapporto. Ma la mobilità passiva sta diminuendo di molto, come mostrano alcuni grafici che elaboriamo di anno in anno'.

Quanti casi ogni anno? Le cifre intorno al numero di nuovi casi ogni anno non sono di poco momento: 'circa 550, ci comunica il dott. De Signoribus, e di questi circa 400 si rivolgono a noi. Perdiamo invece, prosegue, i pazienti ematologici, gli urologici (per i quali possiamo assicurare solo prestazioni ambulatoriali) e i bambini, che vengono trattati in centri appositi. Di solito, comunque, il tumore colpisce pazienti con più di 50 anni, sebbene ci sia più di un caso fra i giovani, in particolare per patologie alla mammella. Il nostro territorio è però una specie di isola felice per quanto riguarda l'offerta disponibile per i pazienti. Nell'88 si prevedevano 11 centri oncologici nelle Marche. Oggi ne sono stati realizzati 10 e noi siamo stati tra i primi. Dall'inizio della nostra attività abbiamo trattato circa 5800 casi'.

Novità in arrivo. Entro un mese l'Unità Operativa di Oncologia dell'ospedale dei San Benedetto si doterà di una struttura di grande utilità: un centro di preparazione unica per i farmaci antiplastici (chemioterapici): si avranno più sicurezza e un certo risparmio economico. Questa struttura si avvarrà di un locale pressurizzato e climatizzato per la preparazione e la consegna dei farmaci e di un locale filtro con docce, per evitare contaminazioni. I tre ambulatori attualmente presenti nel reparto, inoltre, verranno portati a quattro dopo l'estate. Per finire, importante per il sollievo psicologico dei pazienti, il dott. De Signoribus ha rivolto un appello agli artisti locali perché ognuno donasse un'opera, per migliorare l'aspetto e l'accoglienza nei locali del reparto. Al momento hanno risposto in 16. Si prevede di poter presentare queste novità entro la fine dell'anno.

Rapporti con la nuova dirigenza. Il dott. De Signoribus non segnala particolari carenze di personale o di strumentazione ('si consideri che nel nostro reparto riceviamo molte donazioni di strumentazione, sia dalle aziende, sia dai pazienti'). 'La nuova dirigenza, invece, ci ha finalmente dato la possibilità di occupare tre stanze, come da tempo avevamo chiesto: due per la degenza e una per l'attesa. È da notare che in ogni stanza del nostro reparto c'è un televisore, proprio per rendere meno spiacevoli le attese, che per la natura dei trattamenti possono essere lunghe'.

Aggiornamenti. 'Per gli aggiornamenti, ci spiega il dott. De Signoribus, organizziamo o seguiamo regolarmente dei corsi, in Italia e all'estero. Una volta all'anno andiamo negli Stati Uniti per aggiornamenti ulteriori, anche se proprio quest'anno non ci è stato possibile. Inoltre siamo in continuo contatto con le associazioni di volontariato, per un servizio coordinato con Ascoli'.

Conclusioni. Se i tumori sono fra le cause più frequenti di mortalità e dunque una delle patologie con il maggior impatto sociale, è intuitiva l'importanza di un servizio pubblico che sappia mettere prontamente a disposizione ogni nuovo ritrovato della ricerca scientifica. Il dato rassicurante, di conseguenza, ci sembra l'allineamento delle statistiche locali con quelle nazionali e dunque il numero di guarigioni in aumento proprio grazie alla ricerca. In questo settore, in conclusione, ci si aspettano continue innovazioni: è un buon segnale riscontrarne anche da noi.

16/06/2003





        
  



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