Non si sa quando avverrà; può essere questione di mesi o di anni; ma ci sono tutte le premesse perché l’influenza aviaria si trasformi, forse sin dal prossimo inverno, in una pandemia catastrofica in grado di uccidere milioni di persone prima che gli esperti trovino un vaccino adeguato. È il cupo scenario tratteggiato da Hitoshi Oshitani, il responsabile della task force dell’OMS (Organizzazione mondiale della salute) incaricata in Asia di fronteggiare il virus dei polli.
In un’intervista esclusiva alla Reuters, il medico (che ha anche guidato la commissione anti-SARS) ha sottolineato che, all’inizio, il contagio del virus agli esseri umani può presentarsi in forma contenuta. Ma una volta compiuto il passaggio tra uomo e uomo, "l’unico fattore che manca nello sviluppo della micidiale malattia", la pandemia sarà incontenibile, perché sarà difficile da individuare in tempi rapidi e i vaccini già sviluppati avranno poche possibilità di essere efficienti.

Infatti il virus H5N1, che ha già ucciso 64 persone in Asia, potrebbe non essere quello che innesca la pandemia, ma piuttosto - secondo l’esperto - una sua versione geneticamente modificata che può passare da uomo a uomo. A quel punto gli scienziati avranno solo poche settimane per assemblare un nuovo vaccino, prima che avvenga una strage a livello mondiale.

Sui tempi, Oshitani non si pronuncia ma lascia intendere che nei mesi invernali ci sarà una grande "accelerazione" di casi di influenza aviaria e diventerà più probabile il rischio di mutazioni genetiche e del contagio tra uomo e uomo.

Fonte: Swissinfo