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Ulrich ha vinto la crono di 50 Km

| Basso forse non ha vinto il Giro, ma ha posto sulla maglia rosa finale una seria ipoteca.

di Renato Novelli


Basso forse non ha vinto il Giro, ma ha posto sulla maglia rosa finale una seria ipoteca. Ulrich ha vinto la crono di 50 Km. con soli 28" su di lui. Ma gli altri...Lo sconfitto più clamoroso è Cunego. Non solo ha preso 5'34" dal vincitore, ma è arrivato 71°. Un corridore che voglia vincere il Giro, anciorchè non forte nelle gare contro il tempo, non può permetteris il lusso di farsi scavalcareda Settanta partecipanti su Cento Ottanta quattro. Meglio di lui Simoni, Di Luca e Pellizzotti, ma sempre molto distanti dal primo e tutti oltre il trentesimo piazzamento. Si salva Savoldelli a poco più di un minuto. Si salva il sempre sorprendente Gutterriez a 1'42", gregario di un tempo e all'improvviso capitano.

La classifica generale, dietro Basso ora vede:
Guterriez sempre secondo a 2'48"
Savoldelli a 3'26"
Danielson (gregario di Savoldelli) a 5' 27"
Pellizzotti a 6'37"
Cunego a 6'54"
Simoni a 7'13"
Di Luca a 7'39"
Una classifica severa e difficilmente modificabile da Danielson in giù.
Quali scenari sono ora possibili nei dieci giorni terribili di montagna continua che aspettano il Giro?

Scenario n. 1: Di Luca, Cunego e Simoni si alleano e fanno il diavolo a quattro sui monti. Ciascuno ci prova e alla fine Basso cede ad uno di loro. Ma ne hanno la forza e Basso ne ha la debolezza? Hano ragione i gregari di Cunego a dire che finora le vere salite non si sono viste, ma 7 minuti per il loro capitano sono veramente troppi. L'alleanza di cui sopra è realizzabile quanto un passaggio dell'UDC al centro sinistra alle prime difficoltà di Prodi. Troppi rancori, soprattutto tra Cunego e Simoni.

Scenario n. 2: Savoldelli trova alleati ed è in grado di insidiare il primato di Basso. Ma a questo punto Basso più di chiunque altro ha possibilità di trovare alleati, perchè è in un a posizione di forza

Scenario n. 3: Basso ha una crisi e si riapre il Giro. Non tanto per gli attacchi, ma per i limiti di tenuta psicologica che Armstrong ha nindividuato nel suo carattere di corridore. Ma va detto che nell'osservazione di Armostrong potrebbe giocare l'effetto "rifiuto inconscio dell'erede". Lo stesso sentimento che colpì Anquetil nei confronti di Gimondi, quando questi vinse un Tour dopo quattro suoi, anche se lui non c'era. Colpì Merckx nei confronti di Thevenet che vinse il primo Tour del dopo Merckx, quando le forze del campione belga si assottigliarono. Alcuni grandi campioni non hanno voglia di sentirsi seguiti nel tempo da altri campioni. Non tutti sono come Coppi, che nel 1958, con la gioia di un adolescente consigliò a Baldini la fuga decisiva nel Mondiale e gli dettò la tattica da tenere per la vittoria nella corsa. O come Hinault che accompagnò Lemond nel 1986 verso la prima delle sue tre vittorie, riconoscendo che quest'ultimo lo aveva aiutato a vincere il Tour del 1985.
Scenario n. 4: Non succede niente. I Cunego e i Savoldelli si fanni vedere per qualche vittoria di prestigio, attaccano, ma non riescono a sconfiggere Basso e il Giro finisce in sordina con trionfo finale delll'italiano atipico

Scenario n. 5: C'è tra gli sconfitti di oggi un grande campione, come quelli che nascevano una volta della stirpe di Pantani, per rimanere in tempi recenti. Allora una grande impresa può cancellare la prova di oggi. Nel Tour del 1949, Coppi cadde e entrò in crisi depressiva. Lo portarono i gregari al traguardo con quasi 20 minuti di ritardo. Nelle prime tappe aveva perso mezz'ora. Si aggiudicò due cronometro. A Briancon in salita, staccò tutti. Vinse il Tour con 1 ora di distacco dal secondo. Ma c'è in questo giro , un pò troppo Luna Park, qualcuno che si chiami Fausto ?

19/05/2006





        
  



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