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Dodicenne muore dopo appendicite terzo caso in dieci giorni in Sicilia

| MESSINA - L'operazione era finita, ma la bambina ha avuto una emorragia. Il 19 era morto un altro ragazzino, l'8 settembre un bimbo di 9 mesi.

Una bambina di 12 anni, Miriam Bucolo, è morta all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, mentre veniva sottoposta a un’operazione di appendicite. Secondo una prima ricostruzione, al termine dell’intervento, nel tragitto dalla sala operatoria al reparto, la piccola avrebbe avuto una emorragia e non sarebbe sopravvissuta a un secondo intervento, praticato d’urgenza.

Il sostituto procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto, Olindo Canali, che coordina l’inchiesta, ha ascoltato i medici dell’ospedale come persone informate dei fatti. I genitori avevano presentato una denuncia alla Polizia. Anche la Regione ha mobilitato i suoi ispettori per una sua inchiesta.

Miriam, originaria di Milazzo, domenica aveva accusato forti dolori al ventre. I genitori l’avevano portata al pronto soccorso dell’ospedale Fogliani, ma non c’era posto per il ricovero ed era stato deciso il trasferimento al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto. Secondo una prima ricostruzione i medici, dopo aver riscontrato un’infiammazione all’appendice, avevano fissato l’intervento per questa mattina.

Nel corso dell’intervento, però, i medici si sarebbero accorti che era presente una "grossa massa sospetta" nell’addome, e avrebbero deciso di sospendere tutto, in attesa di nuove analisi, per capire di cosa si trattasse. Poche ore dopo però, Miriam si è sentita male e i medici l’hanno riportata d’urgenza in sala operatoria, ma era in corso un’emorragia interna e la ragazza non è sopravvissuta al secondo intervento.

Il caso della dodicenne è il terzo del genere, in Sicilia, nel giro di pochi giorni. Lunedì 19, un altro ragazzo, anch’esso di dodici anni, Davide Campo, era morto dopo una anestesia, alla quale era stato sottoposto presso il Policlinico di Messina prima di un intervento di appendicite. E pochi giorni prima, giovedì 8 settembre, a Palermo, un bimbo di nove mesi, Francesco Paolo Spoto, era deceduto dopo sei giorni di coma seguìti a un’anestesia, necessaria per un intervento al palato.

Per il caso del dodicenne di Messina, sono dieci i medici iscritti nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Giuseppe Sidoti che indaga sulla vicenda. Lavorano nelle cliniche di Anestesia e Chirurgia pediatrica, che tra domenica e lunedì hanno seguito il decorso clinico del ragazzino, dal momento del ricovero alla fase preparatoria dell’intervento chirurgico di appendicectomia durante la quale Davide è deceduto per una crisi cardiorespiratoria.

Fonte: Repubblica

21/09/2005





        
  



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