L’Associazione Nazionale ANPSS che raggruppa alcuni dei Centri di Guida Sicura operanti in Italia ha espresso viva soddisfazione alle dichiarazioni del Ministro Bianchi che recentemente ha annunciato di essere favorevole ad un periodo di training per affinare le capacità di guida dei neopatentati.

Da sempre l’ANPSS, con i propri aderenti che praticano in Italia l’attività formativa di guida sicura, insiste sulla necessità di interventi sull’informazione e sulla formazione rivolti alla “componente uomo”.

Se è vero che le cause di incidentalità possono derivare da componenti della mobilità quali le infrastrutture con la loro gestione ed il veicolo, è altresì fondamentale auspicare forti interventi sull’uomo conducente del mezzo motorizzato.

Moduli formativi di varia natura con inclinazioni verso la guida difensiva e la guida sicura sono le attività già oggi praticate dai vari centri di guida sicura operanti in Italia.

Fare conoscere le dinamiche comportamentali della propria autovettura in fase di sbandamento, la frenata in emergenza, il frenare ed evitare, il comportamento dell’auto in caso di aquaplaning, le prove di efficacia sui tempi di frenata e di reazione sono alcuni degli esercizi inclusi nei corsi.

Il Presidente dell’ANPSS Claudio Bonansea – amministratore delegato del Centro di Guida Sicura MotorOasi della Regione Piemonte - ha scritto al Ministro rivolgendogli il plauso della categoria e dei soci aderenti all’organizzazione professionale, dichiarando la piena disponibilità della stessa a collaborare con il Ministero per una pronta messa in pratica di quanto auspicato dall’esponente del Governo.

Dice Bonansea: “solo rivedendo maggiormente l’attività di controllo sull’applicazione della normativa “patente a punti”, maggiore rigore sul divieto di uso dei telefonini al volante, una più diffusa attività formativa per i neopatentati ed una più incisiva attività educativa nelle scuole, possono essere un buon rimedio per allinearci come Paese al raggiungimento, entro il 2010, della riduzione del 50% dei morti sulle nostre strade voluto dall’U.E”.

Dichiara Bonansea: “la richiesta di incontro che, come ANPSS abbiamo inoltrato al Ministro Prof. Bianchi e ai due presidenti delle commissioni di merito della Camera e del Senato, va nella direzione di auspicare – alla stregua di altri Stati europei – una maggiore sensibilizzazione dello Stato nei confronti della sicurezza stradale: ogni sforzo del pubblico deve essere inteso come “spesa di investimento” finalizzata a ridurre il numero dei morti e delle cause invalidanti dovute a incidenti. Auspichiamo ancora che in Italia, presto si arrivi ad una efficace attività di prevenzione e di formazione rivolta anche a chi – lavoratore – usa l’auto per l’espletamento delle proprie mansioni lavorative”.

L’ANPSS ha anche richiesto audizione ai due Presidenti delle Commissioni parlamentari di merito della Camera e del Senato con l’obiettivo di illustrare l’attività, le funzioni e le problematiche degli operatori che praticano attività formativa di sicurezza stradale nel nostro Paese.

Conclude Bonansea: “come ha ragione il Ministro nel sostenere che «un neopatentato non possa avere la stessa esperienza di chi guida da dieci anni»; già in Lussemburgo, Belgio e Austria i corsi di guida sicura per i neopatentati sono resi obbligatori per legge. Speriamo di arrivarci anche noi!”



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