Coerenza, compattezza, fedeltà al sindaco “a condizione che le decisioni dell’amministrazione vengano prese nelle sedi istituzionali deputate e non invece “da altre parti””: Alleanza Nazionale ribadisce le proprie ragioni, dopo aver promosso un ordine del giorno, approvato il 2 maggio dal consiglio comunale di San Benedetto grazie all’adesione dell’opposizione, per non vendere le due ex scuole Borgo Trevisani al Ponterotto e Castello al Paese Alto. Un punto che era stato fortemente contestato dagli altri partiti di centrodestra e dal sindaco Martinelli in persona.

 

Promotori dell’ordine del giorno erano stati i consiglieri Giorgio De Vecchis (presidente del consiglio), Benito Rossi (capogruppo), Luigi Ursini. I quali hanno espresso oggi in conferenza stampa “la posizione di tutta AN”, come sottolineato anche da Vincenzo Amato, presidente del “circolo territoriale di AN”.

 

De Vecchis ricorda un emendamento approvato più di un anno fa dal consiglio comunale all’unanimità, e proposto “dal compianto capogruppo Galiè, per destinare il pian terreno di ognuna delle due scuole per attività dei quartieri”. E Rossi accusa: tale pronunciamento all’unanimità non sarebbe stato rispettato dal bando per la costruzione della nuova scuola Curzi in cambio degli ormai celeberrimi cinque immobili comunali.

 

AN brandisce quindi la propria coerenza dinanzi al sindaco e agli alleati della Casa delle Libertà: “non è vero che non ci siamo attenuti alla volontà della maggioranza della maggioranza – dice De Vecchis – Lo dimostra sia quell’emendamento, sia l’interesse verso il nostro ordine del giorno manifestato dai cinque consiglieri di Azione Indipendente poco prima del consiglio del 2 maggio, sia il sindaco stesso, che aveva incontrato i presidenti dei comitati di quartiere Paese Alto e Ponterotto per annunciare loro che le scuole non sarebbero state vendute. Forse ci siamo spiegati male, forse non siamo stati capiti. Ma è deprecabile che le pressioni più forti siano arrivate solo in consiglio comunale, mentre noi avevamo presentato l’ordine del giorno l’8 marzo”.

 

Benito Rossi spiega la possibile destinazione dei due edifici, qualora rimanessero di proprietà del Comune: “alla Borgo Trevisani potremmo realizzare il sospirato “Palazzo delle associazioni cittadine”. La scuola Castello potrebbe essere destinata per usi culturali e di quartiere”. E De Vecchis puntualizza: “il Palazzo delle associazioni era nel nostro programma elettorale. Non è vero che abbiamo votato contro il sindaco. E restiamo favorevoli alla costruzione della Curzi”.

 

Coerenza e compattezza del partito. Ma anche fedeltà al sindaco. De Vecchis: “AN è il partito che in questo momento appoggia di più il sindaco, partecipando a tutte le riunioni. Ribadiamo la nostra fedeltà, ma a condizione che le decisioni dell’amministrazione vengano prese nelle sedi istituzionali deputate e non invece “da altre parti””. Quali “altre parti”? De Vecchis si limita a rispondere che “in più di un’occasione certe decisioni sono state prese assicurandoci che il tale o il talaltro componente dell’amministrazione era d’accordo, mentre poi si scopriva che non lo era affatto”. Da approfondire.

 

Durante il dibattito su questo punto in consiglio comunale il sindaco ha minacciato “conseguenze sull’amministrazione” in caso di approvazione.

 

La domanda è d’obbligo: cosa farà “tutta AN” se il sindaco dovesse decidere di “licenziare” uno dei suoi assessori (il vicesindaco, assessore alle politiche sociali, consigliere provinciale e vicepresidente provinciale del partito Pasqualino Piunti; o l’assessore al bilancio e coordinatore comunale Luca Vignoli; o infine lo stesso presidente del consiglio De Vecchis, benché attraverso una decisione del consiglio comunale, se fosse d’accordo con tale richiesta del sindaco)?

 

Risposta secca di De Vecchis: “sarebbe un gesto totalmente ingiustificato, provocatorio, mirante a ottenere la rottura. Presenteremmo immediatamente una mozione di sfiducia. Stessa cosa se in sostituzione di uno dei nostri assessori fosse proposto paradossalmente un altro esponente di AN”.